Si è chiuso il sipario sull’edizione 2024 di “TourismA”, il salone dell’archeologia e del turismo culturale in Toscana. A prendersi la scena sono state le piccole realtà museali dell’Arcipelago Toscano e dell’isola d’Elba, che, in collaborazione con il Sistema Museale della Maremma e attraverso le preziose testimonianze di operatori e studiosi, hanno avuto modo di raccontare tutta l’importanza del loro patrimonio storico-culturale e il grande lavoro di promozione portato avanti in questi ultimi anni.
Tanti i progetti portati avanti dallo SMART – il Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano – e presentati in fiera, come “Museo d’artista” e “ForesYoung”.
Parafrasando Orgoglio e Pregiudizio, è una verità universalmente riconosciuta che un Paese in possesso di un immenso patrimonio storico-culturale come il nostro debba necessariamente valorizzarlo. Ma ormai, in Italia così come all’Elba, siamo talmente abituati a sentirci raccontare la scusa che “con la cultura non si mangia” e che “i turisti cercano altro”, che abbiamo finito per crederci davvero. E così, la nostra Grande Bellezza che si perde a vista d’occhio, per l’appunto, rischia di perdersi.
Ne abbiamo parlato con Giacomo Alberto Vieri, responsabile comunicazione dello SMART.
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