Dopo le deposizioni record del 2023, l’isola d’Elba è diventata l’area della Toscana preferita dalle tartarughe marine Caretta caretta nella loro ricerca di nuovi nidi più a nord, spinte dal mare che si riscalda.
Un arrivo sulle spiagge elbane iniziato con la prima eccezionale nidificazione della tartaruga Federica a Marina di Campo nel 2017, che ha dato il via a un’attività di volontariato per la ricerca delle tracce e sorveglianza e cura dei nidi di tartarughe marine che ha coinvolto centinaia di volontari e che è diventata, grazie alla partecipazione di ricercatori, di ARPAT e al sostegno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e dei Comuni interessati e di alcuni operatori turistici, una splendida occasione di citizen science e conoscenza per migliaia di turisti.
Una rete curata e ricucita quotidianamente da Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe di Legambiente Arcipelago Toscano e del Parco Nazionale, e che fa parte del grande progetto europeo LIFE TurtleNest, coordinato da Legambiente nazionale e che vede la partecipazione di Arpat, Beta, CestMed, Ente Nazionale della Cinofilia Italiana- ENCI, ISPRA, Regioni Campania, Lazio e Puglia, Università La Sapienza Roma, Stazione Zoologica Anton Dohrn e Universitat de Barcelona, mentre a livello regionale i dati raccolti da volontari e ricercatori confluiscono nel progetto NatNet di Regione Toscana a cui partecipano attivamente le tre università di Pisa, Siena e Firenze insieme a Istituto Zooprofilattico e ARPAT.
Un meccanismo da gestire con cura, che è riuscito a far finire le schiuse dei nidi elbani sui maggiori giornali e televisioni italiani e di mezza Europa ma che ha anche evidenziato i grandi rischi che corrono questi antichissimi e pacifici rettili e i loro cuccioli sulle spiagge e che si spingono sempre più a nord a causa del cambiamento climatico.
Per questo il destino delle tartarughe marine che hanno scelto l’Elba come loro nuova “casa” è importante. perché ci parla del nostro futuro e di quello dell’economia turistica delle isole. Salvare le tartarughe marine, diventare un’isola davvero amica delle tartarughe è un investimento nel futuro e – come hanno dimostrato questi ultimi anni – anche un’assicurazione per un turismo sostenibile che curi le spiagge per le tartarughe e per gli esseri umani. Per vivere meglio tutti e tutte.
Per questo Legambiente Arcipelago Toscano, in collaborazione con Parco Nazionale Arcipelago Toscano e Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) organizza per venerdi 8 marzo, a partire dalle ore 14,30 alla Gattaia a Portoferraio il convegno “Dall’isola delle tartarughe all’Elba amica delle tartarughe” che riunirà i protagonisti elbani, toscani e nazionali di questa splendida avventura scientifica ed umana e che affronterà i problemi emersi con le nidificazioni delle tartarughe ma anche le possibilità e l’occasione di migliorare il nostro rapporto con mare e spiagge che ci regalano queste bellissime visitatrici e i loro piccoli. Un convegno che sarà concluso con il Tartaperitivo dell’8 marzo, per festeggiare le tartarughe e le volontarie che se ne prendono cura.
E alle volontarie e i volontari (ma anche ai curiosi) è dedicata anche il corso di formazione “Come riconoscere le tracce di tartaruga marina – Tutela delle tartarughe nidificanti, sorveglianza dei nidi e della schiusa” che si terrà sabato 9 marzo, dalle 11,00 alle 13,00 al Centro di Educazione Ambientale Dune di Lacona, Lacona (Comune di Capoliveri).
Alle due iniziative sono invitati volontarie/i, amministratori comunali, gestori di concessioni balneari, operatori turistici, guide ambientali e chiunque sia curioso e interessato alle tartarughe marine che hanno scelto l’Elba come loro nuovo nido.
Info, prenotazioni e segreteria organizzativa: 3407113722 – legambientearcipelago@gmail.com
Ecco il programma completo delle iniziative:
Venerdì 8 Marzo, ore 14,30
La Gattaia – Portoferraio
“Dall’isola delle tartarughe all’Elba amica delle tartarughe”
Isa Tonso, responsabile progetto Tartarughe Arcipelago Toscano
“Le tartarughe marine all’Elba: volontariato e citizen science e problemi da affrontare”
Maurizio Burlando, direttore Parco Nazionale Arcipelago Toscano
“Il Parco Nazionale e il progetto tartarughe marine”
Marco Alberto Luca Zuffi, erpetologo del Museo di Storia Naturale di Calci , Università di Pisa
“Nidifico con difficoltà ma nidifico. Ovvero, la riproduzione di Caretta caretta nel 2023” .
Letizia Marsili docente presso Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente , Università di Siena
“Può la contaminazione ambientale influire sul successo di schiusa? Risultati preliminari sui nidi della Toscana”
Elena Maggi , biologa marina , docente Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa
“Inquinamento luminoso notturno e ambienti marini costieri: cosa ne sappiamo e cosa ci chiede l’Europa?”
Fulvio Maffucci, Tecnologo, Dipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN)
“Abbassiamo le luci per salvare i nidi di tartaruga marina: l’intervento pilota del progetto LIFE TURTLENEST”.
Valentina Mennona – Osservatorio Toscano per la Biodiversità
“L’impegno della Regione nella tutela della natura e del mare”
Antonio Melley e Cecilia Mancusi, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana
“L’importanza di Arpat nel monitoraggio della biodiversità marina”
Antonino Morabito, Responsabile nazionale Cites e Benessere animale, Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità Legambiente Nazionale
“Il progetto TurtleNest, Legambiente per le tartarughe marine”
Conclusioni:
Giampiero Sammuri, presidente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Coordina il dibattito Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana
Tartaperitivo dell’8 marzo, per festeggiare le tartarughe e le volontarie che se ne prendono cura
Sabato 9 Marzo
Centro di Educazione Ambientale Dune di Lacona, Lacona – Capoliveri
ore 11, 00 – 13,00
Corso di formazione per volontarie e volontari (i curiosi sono ben accetti)
Come riconoscere le tracce di tartaruga marina – Tutela delle tartarughe nidificanti, sorveglianza dei nidi e della schiusa
Partecipano:.
Isa Tonso, responsabile progetto Tartarughe Legambiente e Parco Nazionale
Marco Alberto Luca Zuffi, erpetologo del Museo di Storia Naturale di Calci, Università di Pisa
Cecilia Mancusi, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana