Sembra ridimensionarsi grazie ad un chiarimento verbale la questione dei pazienti oncologici elbani rimasti a piedi sul porto di Piombino nella giornata di lunedì 26 febbraio.
E’ la stessa persona che aveva denunciato sui social l’accaduto a far sapere di essere stata cercata dalla addetta alla biglietteria di Moby-Toremar nella giornata di mercoledì 28 febbraio.
“Ho appena finito di parlare con la signora della biglietteria – racconta – che mi ha contattata, dispiaciuta dell’accaduto. Quella di lunedì 26 febbraio è stata una brutta giornata per tutti. Mi assicura di non aver risposto male. Probabilmente il nervosismo e la tensione ha giocato un tiro mancino e contributo a far si che si creasse il malinteso. Mi ha assicurato di capire bene la situazione e proprio in considerazione di questo non si sarebbe mai permessa di dire quella frase come è stata interpretata”.
“Ho tenuto a spiegare la condizione degli elbani esasperati dalle mille criticità e soprattutto dalla condizioni che devono affrontare i nostri malati oncologici. Abbiamo avuto un confronto educato e ci siamo salutate augurandoci che non si ripetano altri spiacevoli episodi. Con questo chiuderei questa storia. Almeno una volta però uno sfogo è servito”.