/ Portoferraio

“Bertucci, la città ha bisogno di un sindaco 25 ore su 24”

di Francesco Semeraro

Francesco Semeraro
Consigliere Bertucci mi perdoni, poiché si candida a Sindaco nel Comune in cui abito vorrei farle 2 domande con la speranza di una risposta sincera, pubblica e non in politichese.

Se lei diventasse Sindaco di Portoferraio lascerebbe il posto da Consigliere della Regione Lazio o terrebbe le due cariche? Sa, già si fa fatica ad amministrare un Comune difficile come il nostro poi se si dovesse dividere in due sarebbe grave e di certo vuoi per il prestigio, vuoi per lo stipendio lei a mio parere lascerebbe indietro la nostra città.
Seconda domanda per me la più importante. Per lei la sanità pubblica non deve esistere? Non ne parla come se chi viene in vacanza o chi viene a fare sport o celebrezioni e si facesse male d’incanto guarirebbe. Oppure li manderebbe a curarsi nel Lazio?
Lei se non ci fosse la sanità pubblica efficiente forse si curerebbe dal privato ma noi anziani e altri dove possiamo andare? Sa che il Sindaco è il primo responsabile della salute del cittadino?
Consigliere Bertucci risponda per favore sa, amministrare con slogan, luoghi comuni e propaganda è facile più difficile è amministrare una città come Portoferraio che ha bisogno di un sindaco disponibile 25 ore su 24.
La tranquillizzo, non faccio politica ma sono preoccupato per chi viene da fuori ed è convinto che essendo vicino ai palazzi Romani è agevolato e può fare a meno di preoccuparsi di temi importanti come il sociale, la salute, le persone fragili e l’uguaglianza di cura sul territorio Elbano.
Saluti
Francesco Semeraro

Una risposta a ““Bertucci, la città ha bisogno di un sindaco 25 ore su 24”

  1. Marco Rispondi

    Le domande sono lecite, la prima è corretta, la seconda meno.
    Il sindaco è una figura che va svolta, e che deve essere svolta, più fuori che dentro i palazzi. Perché altrimenti le risorse locali per finanziare i servizi pubblici e le infrastrutture non sarebbero sufficienti.
    E ovviamente la di può svolgere negli enti centrali perché insieme al sindaco c’è una squadra competente e con esperienza che lavora in loco: sono, evidentemente, gli assessori ed i consiglieri comunali.
    La sanità, lo ricordo, è di competenza della Regione, e non mi sembra che oggi, dopo cinque anni dell’attuale governo cittadino, i servizi ospedalieri siano aumentati o migliorati. Nessun dubbio sull’impegno quotidiano, ma evidentemente non basta. Servono relazioni personali e fermezza nelle richieste: la salute è una esigenza che non può essere delegata alle strutture private che pure sono fondamentali per completare le esigenze di un territorio che ha la difficoltà di continuità territoriale.
    Marco Bertucci

    23 Febbraio 2024 alle 9:32

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