“La mozione tradita e le rassicurazioni su Poste Italiane”

di Gruppo Consiliare "Per Marciana Marina"

Consiglio Comunale straordinario: la mozione tradita e le rassicurazioni su Poste Italiane.

Due righe in più. « La celebrazione del matrimonio e dell’unione civile [..] si svolge nella sala consiliare del palazzo comunale, nelle altre strutture di proprietà o disponibilità comunali individuate dalla giunta e nelle strutture ricettive individuate a seguito di apposito servizio pubblico [..]»

Questo è il risultato di cinque mesi di lavoro da parte della Giunta. Abbiamo presentato la mozione ad agosto, con tanto di articoli e numeri sull’importanza che rivestono i matrimoni all’Elba, per dare un nuovo impulso al turismo marinese di bassa stagione che definire boccheggiante è un eufemismo.

Abbiamo chiesto di modificare un regolamento sorpassato in chiave moderna e con un testo persuasivo e maggiormente invitante, che sia adeguato al ruolo turistico e paesaggistico di Marciana Marina e che possa attrarre tante persone ad unirsi civilmente nei luoghi più belli del nostro Paese. Abbiamo chiesto di inserire nuove località che sono già nella disponibilità giuridica del Comune e sulle quali abbiamo avvertito addirittura una sconfortante sprovvedutezza; abbiamo chiesto di creare un’apposita sezione nel sito dell’Ente come operazione informativa e pubblicitaria e di individuare mediante avviso pubblico i soggetti privati interessati ad accogliere nei propri luoghi i matrimoni. Questo chiedemmo in Consiglio. Invece la tanto attesa modifica al regolamento dei matrimoni è quella riportata sopra, per il resto un bel si vedrà.

Ci siamo lanciati alla bersagliera in questa avventura ma oggi ci sentiamo come in un matrimonio senza amore. Perché non chiamare il Sindaco Barbi e chiedergli una copia del regolamento marcianese? E’ evidente che l’Amministrazione debba rimettere mano al testo, pertanto rimaniamo sulla breccia nell’attesa di vedere delle delibere che facciano chiarezza quantomeno sui luoghi esterni alla Casa Comunale dove sarà possibile convolare a nozze. Perché nel regolamento non c’è nulla di nulla. E questa è una mancanza di rispetto verso il nostro ruolo, dal momento che la mozione, votata e accolta a norma di legge, non è stata soddisfatta se non parzialmente.

Ma la cosa che più ci rincresce è il “sapore” di questo regolamento, alla cui lettura viene voglia di sposarsi altrove, in un luogo più accogliente. Qualche vincolo, poca flessibilità negli orari, nessun cenno alla possibilità di aperture o accordi preventivi con gli sposi, alla fin fine una spiacevole sensazione di eccessiva fiscalità nelle norme.

Abbiamo fatto allegare una nota al verbale del Consiglio, il cui punto è stato votato favorevolmente nonostante la manifesta insoddisfazione. «Come capogruppo – commenta Flavio Mazzei – ho deciso di dare fiducia all’Amministrazione esprimendo voto favorevole per il piccolo passo in avanti fatto, non sentendo la necessità di fare ostruzionismo: in fin dei conti loro governano e la mozione è stata proposta da noi che più non possiamo fare». 

Quanti matrimoni ci saranno, ogni anno! E spianiamolo assieme questo tappeto rosso.

Infine, aggiorniamo i cittadini sugli altri due punti all’ordine del giorno.

Sull’incendio del capannone comunale, il Sindaco ha informato come da recentissima ordinanza di aver revocato alcuni divieti stabiliti dopo il fattaccio; ma anche che pubblicherà, come richiesto, i risultati di Arpat. Attualmente permane il divieto di avvicinamento entro i trenta metri dall’edificio, con notevole disagio per due importanti attività economiche e turistiche. In questo caso la Giunta e gli uffici sono al lavoro per l’imminente bonifica dei luoghi. Torneremo presto su questo punto con alcune domande alla maggioranza e ad Esa, “inquilino” dello stabile andato a fuoco.

Sull’interruzione dei servizi postali, esaustiva e cordiale la risposta del consigliere delegato che sciorina i vantaggi di cui godrà la comunità una volta conclusi i lavori di Poste Italiane; mentre il Sindaco difende la posizione con la lettura del carteggio avvenuto tra lei e i vertici aziendali, dimostrando di aver fatto il possibile senza però ottenere il mezzo sostitutivo, ma solo un temporaneo potenziamento degli orari di uffici limitrofi. Non ci è parsa loro volontà di insistere o cercare altre soluzioni. Un consigliere ha incoraggiato un’iniziativa di trasporto solidale alla quale diamo disponibilità. Siamo stati rassicurati che i lavori finiranno prima del previsto e per il momento il discorso, a malincuore, si chiude qui. Il disagio persiste, teniamo duro ancora un paio di mesi. I pensionati o coloro che devono anche solo pagare un bollettino dovranno fare chilometri e perdere tempo, tenuto conto anche della chiusura temporanea di entrambe le tabaccherie del paese.

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