“La Regione Toscana si è impegnata per l’avvio del nuovo fondo comunitario FEAMPA che finanzierà interventi nel periodo 2021-2027. La quota comunitaria assegnata alla Toscana è di 2 milioni in più rispetto alla passata programmazione e, di conseguenza, per il comparto ittico si potrà contare su una dotazione complessiva aggiuntiva di 4 milioni di euro, considerando la quota di cofinanziamento, per un totale di risorse di 22 milioni”. Così l’assessora regionale con delega alla Caccia e Pesca Stefania Saccardi ha risposto questo pomeriggio (martedì 30 gennaio), nel corso della seduta del Consiglio regionale, all’interrogazione del consigliere Massimiliano Baldini (Lega) in merito alla crisi del settore ittico in Toscana.
Saccardi ha ricordato come “con la legge regionale del 2005 sono stati finanziati tre programmi triennali orientati all’ammodernamento delle infrastrutture e delle strutture di produzione, trasformazione e commercializzazione del prodotto, attuati anche attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e nazionali. Nel corso delle ultime tre programmazioni 2000-2006, 2007-2013, 2014-2020 la regione ha attivato bandi che hanno prodotto interventi di natura strutturale nei porti pescherecci e sugli impianti di produzione lungo l’intera costa comprese le isole”.
“Le risorse comunitarie messe a disposizione della Toscana, corrispondenti a circa 9 milioni di quota Ue, quindi 18 milioni di risorse pubbliche complessive, per ogni ciclo di programmazione regionale, sono state tutte utilizzate – ha continuato Saccardi – . In particolare, con le risorse FEAMP 2014-2020 in relazione alle compensazioni Covid, a favore delle imprese ittiche sono state assegnate risorse pari a 1 milione di euro. Inoltre nel dicembre 2023, per la crisi ucraina sono state assegnate risorse pari a 3,6 milioni di euro.”
La risposta all’interrogazione conteneva anche una parte di competenza all’assessore regionale alle Infrastrutture Stefano Baccelli, letta in Aula dall’assessore Saccardi. In particolare, si ricordava come “nelle infrastrutture portuali maggiormente attrezzate vi sono ormeggi riservati alla flotta peschereccia, magazzini e spazi di commercializzazione del pescato, mentre nei porti in cui tali servizi sono insufficienti, è necessario promuovere interventi mirati di riqualificazione”. “Nel porto di Viareggio, sulla banchina Natino, si trovano tre edifici magazzino ad uso dell’attività peschereccia, due dei quali recentemente realizzati con fondi FEAMP. Inoltre è presente l’edificio per il nuovo mercato ittico, attualmente in corso di ultimazione. Il nuovo mercato, opera che la Regione ha finanziato con circa 2,5 milioni di euro, è attrezzato anche per attività di ristorazione”. “Nel porto di Santo Stefano, le risorse stanziate dalla Regione per l’adeguamento e la manutenzione delle banchine e degli ormeggi della flotta peschereccia ammontano a 730mila euro. Infine, la Regione stanzia ogni anno 50mila euro per rimborsare il comune di Marina di Campo per le spese di manutenzione delle banchine e degli ormeggi”.
“Saccardi ci ha dato qualche notizia positiva”, ha commentato Baldini, “mi auguro che si possano trovare risorse per la situazione drammatica dei pescatori di Viareggio che hanno subito un danno enorme dopo l’insabbiamento del porto”. Il consigliere ha espresso poi preoccupazione “per il clima di contrapposizione tra il Comune di Viareggio e la Regione sull’Autorità portuale: un ente che deve oggettivamente essere rivisto, ma che non può essere revocato come chiede una mozione dei consiglieri di maggioranza del comune di Viareggio. C’è la necessità che su questo si apra un dialogo tra le istituzioni”, ha concluso.