Il 26 maggio 2019 solo il 62,3 % dei cittadini di Portoferraio partecipò alle elezioni amministrative (6.311 su 10.139 aventi diritto). Una percentuale molto bassa che, contando le 211 schede bianche e le 544 nulle, ridusse i voti validi ad un misero 54,84%, sintomo della scarsa fiducia nelle compagini che si presentarono a quel voto. Una disaffezione che, tra qualche mese, rischia di replicarsi in assenza di proposte (e persone) credibili per una svolta partecipativa reale alla vita pubblica, fuori dalla autoreferenzialità e capace di sollecitare e valorizzare quei segmenti di cittadinanza attiva presenti a Portoferraio; si tratta di energie e competenze invece indispensabili per governare al meglio una comunità, soprattutto in presenza di limiti e vincoli posti dai Governi centrali agli Enti Locali e di situazioni debitorie pregresse. Questo il punto di partenza di persone di diversa estrazione politica progressista che si sono di recente incontrate per cercare di offrire a cittadine e cittadini di Portoferraio, delusi dalla politica locale (di maggioranza e minoranza ), una alternativa credibile per le prossime elezioni amministrative, scrivendo e poi attuando insieme un programma realistico, per un Comune che ponga al centro della propria azione le persone e l’ interesse pubblico, che sia attento ai temi del sociale e della tutela ambientale, della giustizia economica e del diritto allo studio, che valorizzi le ricchezze storiche, artistiche e culturali della nostra cittadina.