Una sorprendente affluenza di persone che si nono sottoposte allo screening diabetologico ha caratterizzato il service svoltosi nella mattina di domenica 21 gennaio nella località di Seccheto, su organizzazione del Lions Club Isola d’Elba con la collaborazione della USL Toscana Nord Ovest e delle Misericordie della Toscana.
Sullo svolgimento dell’evento abbiamo posto al presidente del Lions Club elbano Fabio Chetoni alcune domande:
Presidente, perché per l’odierna tappa del Camper è stata scelta una località così decentrata?
“L’obiettivo del service, iniziato l’anno scorso e svoltosi in 4 tappe, è di portare il Camper, con il suo messaggio di sanità e di sensibilizzazione verso l’interesse per una patologia che coinvolge il maggior numero di pazienti al mondo, avvicinandoci agli abitanti delle periferie. L’anno scorso infatti, oltre ai centri principali dell’Isola, abbiamo visitato località quali Cavo, Bagnaia, S. Piero, Pomonte, Zanca”.
Da chi è svolto il servizio di screening?
“Dal volontariato composto da medici specialistici, infermieri professionali e dai volontari delle Misericordie che, oltre a occuparsi della logistica, gestiscono il Camper fornito dal Distretto Lions 108LA(Toscana)”.
In caso di positività al diabete rilevata in soggetti inconsapevoli quale azione viene intrapresa?
“Il referto viene trasmesso direttamente all’Ambulatorio di Diabetologia dell’Ospedale elbano, che provvederà a convocare il paziente e a farlo prendere in carico dai servizi deputati per ulteriori accertamenti e individuazione delle specifiche terapie”.
Ci saranno altre tappe del Camper oltre alle 4 dello scorso anno sociale ed a quella odierna?
“Abbiamo in programma un’ultima tappa prevista per domenica 17 marzo durante la quale il Camper sarà affiancato da alcuni medici specialisti in altre malattie nell’ambito del service distrettuale lions denominato MEDICI IN PIAZZA.”
Presidente, sono le 12.30, siamo giunti alla conclusione della tappa di Seccheto, le chiediamo una sua valutazione sull’evento.
“Dell’odierna visita a Seccheto non posso che essere pienamente soddisfatto; lo dimostrano i numeri: su una popolazione residente di poco più di 140 abitanti sono stati eseguiti ben 50 screening tre dei quali risultati positivi su soggetti inconsapevoli. Della buona riuscita dell’attuale prestazione intendo rivolgere un sentito ringraziamento, oltre che a tutti coloro che ne hanno reso possibile l’attuazione mettendo a disposizione la propria professionalità ed il proprio tempo, al lion Adamo Spinetti per la sua opera di coinvolgimento della comunità locale alla partecipazione a questo momento fondamentale per la salute della cittadinanza e per il messaggio che da qui avrà diffusione altrove.”