Le esigenze degli abitanti e delle imprese dell’arcipelago dovranno essere la priorità nel bando del rinnovo della continuità territoriale marittima. Dopo l’incontro di Portoferraio del 7 dicembre scorso, diventa prioritario avere un bando che vada incontro alle esigenze sociali ed economiche del territorio, tenendo conto delle novità previste, come quella di sondare il mercato per verificare se esiste un operatore che possa aggiudicarsi il servizio senza finanziamento pubblico ma con oneri di servizio pubblico orizzontale. Maurizio Serini, presidente provinciale del Cna, ha messo l’accento sulle criticità della continuità territoriale marittima di questi quasi 13 anni di contratto di servizio auspicando nuove regole uguali per tutti. In qualità di rappresentante delle imprese del territorio Serini parla del sistema logistico dei trasporti delle merci su cui “sarebbe importante progettare un futuro con un sistema di logistica di trasporto nuovo rispetto a quello attuale” che definisce “empirico”. Un sistema, prima di tutto con costi diversi “Un sistema ordinato di gestione e trasporto delle merci – specifica – che permetterebbe al territorio elbano di allinearsi, o quantomeno diminuire il gap che esiste tra un sistema insulare e il resto della regione”. Insieme alla questione ambientale, che ha bisogno di una ottimizzazione del trasporto. “Oggi ci sono modi di trasportare e distribuire le merci in maniera nuova – fa presente – una razionalizzazione diminuirebbe i traffici su gomma sull’isola. Le nostre strade sono ferme a 50 anni fa e ci sono poche possibilità di adeguarle ai traffici odierni. Bisogna piuttosto adeguare i traffici alle strade”. Un’ipotesi potrebbe essere quella di far scendere le merci a Piombino e portarle senza i mezzi sui traghetti. “Con la previsione di un sistema di movimentazione diversa nello stoccaggio – fa presente – e un centro anche sul territorio isolano”. E’ la strada per un progetto che guardi al futuro secondo l’esponente degli artigiani con un nuovo sistema logistico inserito nel nuovo bando”. Esigenze che – ci racconta Serini – sono state fatte presenti anche 12 anni fa senza mai aver avuto risposte precise. “Non abbiamo preconcetti – considera – ma vogliamo capire se c’è la volontà di confrontarsi e mettere un tassello in questo senso”. Come nel caso dell’Osservatorio sulla continuità territoriale, che Cna ha chiesto ed ottenuto 12 anni fa ma che nel tempo è stato svuotato dei suoi contenuti . “Non è come lo avevamo immaginato – sottolinea – noi elbani stessi non lo abbiamo usato perché non ha alcun potere di sanzione. Credo che vada ricostruito dotandolo di questo potere perché il lavoro al suo interno può essere fatto diversamente e molto meglio”. Il punto di partenza per i contenuti del bando sono i diritti di un territorio insulare , diritti costituzionali e il lavoro per il nuovo bando non convince del tutto Maurizio Serini “La tratta Piombino-Portoferraio è la più remunerata se guardiamo il rapporto euro-miglia. Ha risorse enormi – ma dobbiamo inquadrarlo nella vera continuità territoriale marittima che deve tenere conto delle esigenze di cittadini e imprese e non del turismo altrimenti parliamo di due cose diverse”. E punti cardine sono gli slot che vengono assegnati e che devono tenere conto dell’intermodalità dei trasporti e quindi “essere assegnati per primi – specifica – in funzione degli orari necessari a questa esigenza”. Anche dividere il bando per tratte crea perplessità nell’esponente Cna. “Non dico che non sia possibile e sicuramente lo sarà – commenta – ma se facciamo un bando per la continuità territoriale le regole devono esser uguali per tutti, sia per le tratte sovvenzionate che per quelle che non lo sono. Si devono stabilire il tipo di nave, i tempi di percorrenza, quello che il territorio si aspetta, risolvere il problema dei trasporto sanitari, dei posti riservati agli elbani almeno fino a 10 minuti prima della partenza. Sistema sociale ed economico vanno di pari paso e solo così si darà energia all’economia di questo territorio e rispondere alle esigenze di tutti”.
“La priorità? tutelare esigenze di abitanti e imprese”
Le considerazioni di Serini (CNA), e la proposta: "L'osservatorio abbia poteri di sanzione"
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