I Comuni costieri toscani chiuderanno questa settimana il tavolo con Anci e Regione per condividere un’atto normativo che, in applicazione della legge n.118/2022, prolungherà di un anno la scadenza delle concessioni degli stabilimenti balneari, al 31 dicembre 2024. E’ quanto annunciato all’assemblea regionale CNA svoltasi l’11 dicembre scorso a Viareggio in presenza di politici nazionali di centrodestra, balneari, sindaci e assessori di tutta la costa versiliese e apuana (fonte: TG NOITV.IT del 11.12.2023).
La notizia conferma la volontà del sistema politico nazionale, regionale e locale di evitare “fughe in avanti” di Comuni che scatenerebbero il caos istituzionale ed una miriade di contenziosi con i balneari e le associazioni di categoria, qualora alcuni i sindaci procedessero alla messa all’asta degli stabilimenti balneari dal 1 gennaio 2024, disattendendo la legge n. 118/2022 che fissa il termine di scadenza delle concessioni balneari al 31.12.2024. La notizia conferma altresì che, dopo l’annullamento da parte della Cassazione della sentenza n.18/2021 del Consiglio di Stato (che aveva fissato tassativamente la data di scadenza delle concessioni al 31.12.2023) e dopo il risultato della mappatura delle spiagge che ha posto in forte dubbio l’applicabilità della legge europea c.d. Bolkestein alla realtà Italiana, non sussistono più i presupposti per disattendere la legge n.118/2022 per violazione della norma comunitaria. Come invece sostenuto dal sindaco di Rio Corsini. Il quale quale aveva aggiunto che la sentenza di Cassazione, che di recente ha annullato la sentenza n.18/2021 del Consiglio di Stato, è ininfluente, dal momento che non ha annullato anche la “gemella” n.17/2021 che indica il termine del 31.12.2023, che dunque per il sindaco è da ritenersi ancora valido.
Anche su quest’ultimo punto, mi permetto di dissentire dal sindaco e avvocato dello Stato Corsini, che spero non me ne vorrà in considerazione della cordialità dei rapporti personali. Il quale sa bene che le due sentenze del Consiglio di Stato n.17/2021 e n.18/2021 sono dette “gemelle” per convenzione, ma tali non sono, perchè riguardano soggetti, contesti e discipline diverse. Infatti, la sentenza n. 17 riguarda le concessioni demaniali PORTUALI, con una società privata contrapposta alla Autorità Portuale dello Stato e con l’intervento della Associazione Italiana Porti Turistici (oltre a numerosi altri enti pubblici e privati); mentre la sentenza n. 18 riguarda le concessioni demaniali BALNEARI, con il Comune di Lecce contrapposto al balneare Andrea Caretto, alla Associazione Federazione Imprese Demaniali e con l’intervento del Comitato Coordinamento concessionari Demaniali Pertinenziali Italiani e del SIB-Sindacato Italiani Balneari (oltre a numerosi altri enti pubblici e privati). Se dunque è vero, come sostiene il sindaco Corsini, che la sentenza n. 18 è stata annullata per motivi procedurali, è altrettanto vero che la Cassazione ha prescritto al Consiglio di Stato di adeguare nella nuova sentenza il termine di validità delle concessioni balneari al 31.12.2024 ai sensi della L.118/2022 nel frattempo emanata da Governo e Parlamento con i poteri che competono essi; data alla quale il sindaco Corsini dovrà in ogni caso fare riferimento per la messa a bando delle concessioni balneari di Rio.
Se la notizia dell’intesa raggiunta tra Comuni ANCI e Regione troverà conferma con l’emanazione entro Natale dell’atto di rinvio di un’anno dei bandi delle concessioni balneari in conformità della L.118/2022, non ci sarà più spazio per le polemiche perchè tutti i sindaci toscani dovranno adeguarsi.
Stefano Martinenghi
*socio dei Bagni Barbatoja