Sanzionati proprietari di imbarcazioni con bandiera estera

Operazione della Finanza, le barche non erano dichiarate dai possessori cittadini italiani

Partendo dai controlli di polizia effettuati in mare durante il periodo estivo, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Portoferraio hanno scoperto due imbarcazioni da diporto, battenti bandiera estera, in possesso di cittadini italiani, completamente sconosciute al fisco.
Secondo quanto stabilito dalle norme che regolano il cosiddetto monitoraggio fiscale, le persone fisiche residenti in Italia hanno l’obbligo di indicare, in un’apposita sezione del modello di dichiarazione dei redditi, denominata “quadro RW”, l’acquisto e la detenzione di un’imbarcazione all’estero suscettibile di produrre redditi imponibili nel nostro paese legati allo sfruttamento economico della stessa.
Attraverso uno specifico percorso info-investigativo, realizzato da un’attenta attività di analisi dei dati presenti nelle banche dati in uso al Corpo e il confronto con le informazioni acquisite durante e successivamente il controllo in mare, le fiamme gialle elbane hanno contestato ai proprietari delle imbarcazioni l’omessa indicazione, per le ultime cinque annualità, delle unità da diporto in possesso, per un valore complessivo del periodo di circa 900.000 €. Per i tre proprietari sono in corso di definizione le relative sanzioni amministrative che si attesteranno dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato.
L’immatricolazione presso stati esteri di imbarcazioni da diporto di proprietà di cittadini italiani, nota anche come fenomeno del “flagging out”, avviene soprattutto con lo scopo di sottrarre i beni alle normative nazionali fiscali e di sicurezza della navigazione e, contestualmente, depotenziare la possibilità di controlli a bordo nelle acque territoriali.
Il costante presidio del litorale costiero e dell’arcipelago svolto dalle Fiamme Gialle del Comparto navale toscano, oltre ad assicurare, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore, una decisa azione di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati, rende possibile la salvaguardia degli interessi economici dello Stato, in stretto e continuo coordinamento con i Reparti territoriali presenti sul territorio.

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