E’ stato scelto un nome emblematico, ForesYoung – che subito richiama alla mente l’idea di uno spazio museale sempre più contemporaneo e all’avanguardia, – per il progetto targato SMART rivolto a due classi V del Liceo delle Scienze Umane Raffaello Foresi di Portoferraio.
Si è tenuta venerdì 1 Dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 12:00, la prima e approfondita visita guidata per gli studenti tenuta dalla Direttrice del Sistema, Valentina Anselmi e coordinata dal Professor Alessio Zipoli, dell’Istituto Foresi, col supporto di altri colleghi docenti che hanno monitorato il gruppo in un incontro partecipato e pieno di domande, aneddoti e curiosità.
Il progetto ForesYoung, pensato per coinvolgere un gruppo di studenti nella catalogazione e nello studio delle opere conservate all’interno della Pinacoteca Foresiana, si inserisce nella scia degli Engaging with learning teens projects, ovvero attività di ricerca e collaborazione fra scuola ed enti museali e culturali locali per restituire, attraverso la partecipazione attiva e fattuale degli studenti, del materiale prodotto proprio dagli stessi che può a sua volta essere utilizzato anche come oggetto di relazione e valutazione per esami, verifiche o tirocini curriculari.
Portare le giovani generazioni dentro le strutture museali locali significa rinsaldare il legame fra territorio e cultura, attraverso l’utilizzo di linguaggi multimediali contemporanei che siano in grado di attrarre e stimolare i ragazzi, ricostruendo una lingua nuova, inclusiva comune, fra passato e presente e fruibile a tutti.
ForesYoung, che si inserisce come primo tassello di un’idea progettuale più ampia e strutturata – da realizzare in differenti passaggi, nel tempo – vuole intanto fare uno screening delle principali opere presenti all’interno della Pinacoteca Foresiana, mettendole in relazione con i commenti, la visione e gli spunti dei ragazzi in una sorta di connessione fra il dentro e il fuori dal museo.
Partendo proprio dai ritratti dedicati ai componenti della famiglia Foresi per passare ad opere di estremo valore artistico e storico sociale – come la Tamerice di Llewelyn Lloyd, il Ritratto di Pietro Gori a firma di Plinio Nomellini, le Saline di Portoferraio di Giuseppe Mazzei, fino ad arrivare a tante altre opere contenute nelle sale della Pinacoteca ed ancora poco esplorate e raccontate fuori dal contesto museale – il progetto mira ad estrapolare la visione dei ragazzi del patrimonio artistico locale attraverso anche parallelismi, incroci, mescolanze col presente e con il territorio circostante.
Dopo la visita guidata, i ragazzi avranno il compito di associare alle opere analizzate e studiate direttamente in loco dei prodotti multimediali da loro scelti (tracce audio, componimenti letterari, video e immagini) andando a creare un documento digitale consultabile anche attraverso QrCode e valido come materiale di relazione per la valutazione sulla materia, inseribile in progetti di promozione della Pinacoteca portoferraiese come brochure, cataloghi, e materiale informativo.
Si tratterà di un compendio 3.0 pensato per ascoltare e accogliere la visione delle giovani generazioni sull’arte e sul patrimonio locale.
Un tassello, seppur piccolo, verso musei più nuovi. Musei più…Young.