“La gravissima questione della violenza di genere e dei femminicidi è giustamente di nuovo balzata agli onori della cronaca in seguito all’efferato omicidio della 22enne Giulia Cecchettin per mano del suo ex fidanzato. Figure provenienti da diversi ambiti professionali – psicologi e psichiatri, politici, sociologi, giornalisti, intellettuali – ma anche persone comuni, si sono espresse sull’accaduto, cercando di fornire ricette e rimedi allo scopo di prevenire e debellare tale gravissima e cronica piaga. “I genitori devono parlare con i propri figli”, “la politica deve dare soluzioni”, “a scuola bisogna fare educazione sentimentale”, ecc. sono alcune delle soluzioni proposte e che ho sentito e letto in questi giorni. In verità sono le soluzioni che ormai da anni vengono proposte allo scopo di migliorare e possibilmente annullare tale problema. Ogni contributo ed ogni sforzo volto alla sua risoluzione è oltremodo importante e prezioso però, a mio modo di vedere, ancora non si è centrato il cuore della questione e, forse, anche per questo il femminicidio continua tragicamente ad occupare parti importanti della cronaca e dell’informazione. Per affrontare e provare a risolvere tale piaga bisogna partire da molto lontano e andare molto in profondità.
Alain Prochianz (1948), genetista francese e direttore del Laboratorio di ricerca per lo sviluppo del sistema nervoso dell’Ecole Normale di Parigi, in uno dei suoi contributi scritti afferma: “La costruzione del cervello di un individuo e quella del suo pensiero sono un tutto unico.” Di rimando Frederick Leboyer (1918-2017), noto ginecologo-ostetrico francese, fautore negli anni ’60 del parto dolce, o senza violenza, dichiara: “Essere toccato e accarezzato, essere massaggiato, è nutrimento per il bambino, cibo necessario come i minerali, le vitamine e le proteine.” Da Leboyer quindi apprendiamo – ed è l’esperienza empirica prima e la ricerca scientifica poi, a confermarlo – che il contatto amorevole fornito dai genitori ai propri piccoli, sin dai primi giorni di vita ed anche in situazioni estreme quali i parti prematuri, è il carburante fondamentale per un sano e armonico sviluppo psicofisico del neonato e dell’adulto che in questi è in nuce. Di più, il noto pediatra e psicanalista Donald Winnicott (1896-1971) asserì che la madre ed il suo bambino sono una cosa sola, non potendoli concepire come due unità distinte; ciò a sottolineare l’importanza fondamentale del contatto e del legame fra genitori (in questo caso, la madre) e i propri piccoli. Il contatto amorevole offerto al neonato dalla madre durante l’allattamento al seno (protratto il più a lungo possibile), il portare il bambino nel marsupio a contatto con il corpo dell’adulto, sessioni regolari quotidiane di massaggio infantile durante tutto il periodo neonatale e nelle successive fasi dello sviluppo, sono semplici quanto fondamentali presìdi di prevenzione delle malattie fisiche e del disagio psichico. L’autostima e l’amore di sé sicuramente fanno già parte del programma genetico del nascituro. Da questo origina l’istinto di conservazione che lo porta subito dopo la nascita ad esprimere ai genitori biologici o a chi per loro le proprie esigenze naturali in merito ad allattamento, accudimento e protezione, fattori di cui necessitano per sopravvivere. In quest’ottica figure genitoriali equilibrate e centrate non faranno altro che incoraggiare la libera espressione delle caratteristiche psichiche peculiari dei propri piccoli allo scopo di mantenere, accrescere e stabilizzare questa innata autostima e l’amore di sé che ne deriva. Solo ed esclusivamente su questa base i bambini e gli adulti che questi diverranno potranno sviluppare una profonda capacità di amare gli altri senza temere che questo donarsi possa essere dagli stessi avvertito come rinuncia a qualcosa di sé e del proprio tempo. Queste persone sono in genere capaci di raggiungere i propri obbiettivi personali, al contempo riuscendo a donarsi e ad amare il prossimo in maniera veramente matura e completa senza per questo rinunciare alla propria individualità e alle proprie esigenze. Il contatto amorevole ed il massaggio infantile sono strumenti d’elezione attraverso i quali i genitori possono far sì che il bambino conservi e accresca la necessaria autostima e l’amore per sè affinchè questo, da adolescente prima e da adulto poi, sviluppi una visione dei rapporti con gli altri, ed in particolare con i propri partner, all’interno della quale non vi sia spazio per la dipendenza dall’altro e per il bisogno spasmodico dell’altro, percependosi come individualità completà in sè stessa e la cui felicità e realizzazione non dipende da altri se non da sè stessi. Naturalmente tutto ciò vale per entrambi i generi, maschile e femminile; non dobbiamo dimenticare come spesso la dipendenza affettiva affligga sia donne che uomini e molto spesso le donne, in virtù di questa dipendenza, non riescono a svincolarsi da rapporti tossici che poi esitano in violenza o, purtroppo, femminicidio (senza dimenticare che esiste comunque, anche se con numeri molto ridotti rispetto a questo, il fenomeno del maschicidio da parte di partner femminili e l’infanticidio da parte delle madri). Purtroppo in occidente la pratica del contatto (in tutte le sue forme) e il rispondere prontamente alle richieste fisiologiche dei propri piccoli sono sempre stati fattori che hanno destato sospetti circa la loro fondatezza e opportunità. Fra le varie correnti della psicologia, il Comportamentismo ha da sempre fornito una base pratica e ideologica affinchè i bambini, sin da neonati, venissero visti e trattati come piccoli adulti, senza tener conto della loro peculiarità, del loro essere altro da un adulto, e di conseguenza delle loro fisiologiche necessità in merito a tempi di allattamento, contatto, educazione, ecc. Accondiscendere prontamente alle richieste del lattante e dei bambini in meito a questi fattori, nella mente di coloro che elucubrarono tali tragiche dannose teorie, equivaleva a crescere bambini viziati, smidollati, egoisti e senza valori. La società e i genitori in ogni epoca, in occidente, hanno agito così tramandando l’errore nell’educazione dei propri piccoli di generazione in generazione permettendo il formarsi di una cultura più che maschilista direi proprio “machista” e andando ad alimentare la parte violenta che comunque alberga nel lato oscuro dell’inconscio umano. Quindi al momento la prevenzione primaria – e la scienza lo conferma – in merito alla tragedia dei femminicidi, degli infanticidi, dei maschicidi e di tutta la violenza sottesa a questi fenomeni – non può non passare dallo riscoprire e dal praticare assiduamente e a lungo un contatto amorevole – comprendente il massaggio infantile – da parte dei genitori verso i propri piccoli.
E per gli adolescenti e gli adulti attuali che nell’infanzia non hanno usufruito tramite i loro genitori di tale contatto e di sessioni quotidiane di massaggio infantile? Gli interventi di cui sopra vanno tutti bene – educazione sentimentale a scuola, dialoghi con i genitori, ecc – ma non credo si potrà risolvere il rischio sempre sempre presente, sempre possibile, del ricorso alla violenza e all’omicidio se non interveniamo fisicamente sul corpo, fornendo quella dose di massaggi e contatto carenti o del tutto mancanti nelle prime fasi dello sviluppo. Ciò perchè l’inconscio è radicato molto profondamente nel soma; non dobbiamo mai dimenticare ad esempio, come il sistema nervoso centrale e periferico originino dallo stesso foglietto embrionale – chiamato Ectoderma – dal quale origina il derma.
Di ciò ho fatto esperienza in prima persona e posso confermare come recuperare quel tipo di contatto, anche da adulto, attraverso regolari sessioni di massaggio, contribuisca in maniera determinante a rielaborare l’esperienza e la percezione di sè stessi, la qual cosa si riflette sulla capacità personale nel concepire e praticare naturalmente in modo più costruttivo e basato sull’indipendenza emotiva e affettiva, il rapporto con gli altri, con i potenziali partner e con il mondo in generale che ci circonda. L’intervento psicoterapico di tipo verbale non dovrebbe mai in nessun caso prescindere da un intervento sul corpo, pena la scarsa o nulla efficacia dell’intervento stesso; questa è anche la base di quella importante branca della psicanalisi e della psicoterapia, ideata e fondata dallo psichiatra statunitense Alexander Lowen (1910-2008), conosciuta come Bioenergetica.
Una volta il noto astrofisico, astrobiologo e divulgatore scientifico Carl Sagan (1934-1996), declinò l’invito a partecipare ad una conferenza pubblican che si sarebbe tenuta di lì a poco, così giustificandosi: “Non posso venire, mia moglie da un momento all’altro darà alla luce il nostro bambino. E io devo essere presente quando ciò accadrà. Voglio accogliere con tutti gli onori questo messaggero celeste che arriva dopo un lungo viaggio dalle profondità del Cosmo.” Forse quando avremo recuperato questa visione sacra riguardo alla natalità, all’infanzia e al significato dell’essere genitori, allora riusciremo a cambiare veramente le cose.
Di tutto questo, e di molto altro, parlo nel mio libro “Laniakea, Incommensurabile Paradiso. Fra spiritualità, scienza e poesia.” pubblicato sulla piattaforma Amazon dal 25 novembre scorso.”
Andrea Isolani,
Insegnante di massaggio infantile certificato A.I.M.I. (Associazione Italiana Massaggio Infantile)
Bibliografia essenziale:
Amore, sesso e cuore. Alexander Lowen, Casa editrice Astrolabio, 1988
La depressione e il corpo. Alexander Lowen, Casa editrice Astrolabio, 1980
Manuale per insegnanti di massaggio del bambino. Vimala McClure, Associazione Italiana di massaggio infantile, 1999
Massaggio al bambino, messaggio d’amore. Vimala McClure, Bonomi Editore, seconda edizione 2008
Il tocco buono: primo passo per la prevenzione dell’abuso. A.I.M.I. Associazione italiana massaggio infantile. Atti assemblea annuale, Roma 13 – 14 aprile 2002
Il libro delle coccole. Marcella Barth, Ursula Markus, Red Edizioni, 2005
Laniakea, Incommensurabile Paradiso. Fra Spiritualità, scienza e poesia. Andrea Isolani, Independently Published, novembre 2023