Lunedì abbiamo parlato del Piano Regolatore Portuale e passato in rassegna le criticità del lungomare di Marciana Marina; poi, abbiamo evidenziato le intenzioni della taciturna amministrazione Allori di riqualificare il lungomare a seguito dell’atto n. 73 del 15 settembre 2022. Ma in che modo? Sicuramente ci andranno con i piedi di piombo e forse, furbescamente, inizieranno dallo scalo di Piazza Bernotti o dal tratto davanti Piazza Bonanno, dove non ci sono attività commerciali. Possiamo fare solo congetture al momento, in attesa delle risposte alle nostre domande o della discussione in Consiglio Comunale.
«Nel nostro programma puntiamo sul bene più prezioso che abbiamo: la bellezza, che deve essere mantenuta e potenziata con interventi rispettosi della nostra identità […] utilizzando tutto quanto di meglio viene offerto dalle moderne tecnologie. Per questo intendiamo rendere il lungomare la passeggiata che Marciana Marina merita, con una ristrutturazione con non stravolga ma valorizzi la sua bellezza».
Con queste parole la lista “Per crescere insieme” commentava un misterioso acquerello pubblicato poco prima delle elezioni nel quale veniva riprodotto uno scorcio di lungomare con una pedana sulla spiaggia al di fuori della passeggiata e una pavimentazione che ricorda il granito. Il dipinto ha incuriosito non poco i cittadini marinesi, già divisi sulle prime impressioni. Si deve notare che oltre a ciò, l’attuale amministrazione non si è mai esposta o sbilanciata sull’argomento lungomare. Le domande poste saranno quindi utilissime a tutti per tastare le loro intenzioni. Perché se con «moderne tecnologie» si intendono i mattoni forati a vista sui quali è appoggiata l’ultima pedana sorta, siamo un tantino preoccupati.
Quale materiale verrà scelto per la pavimentazione? Quali arredi urbani, quali novità, quali nuovi spazi per i cittadini, dove sorgeranno le passerelle in legno? Quali interventi a difesa dell’erosione del lungomare?
Quale sarà il futuro delle pedane di Viale Regina Margherita? E’ opinione comune che debbano trovare un’altra localizzazione. E’ impresa ardua ricercare delle località costiere con le medesime problematiche di Marciana Marina, con gli stessi ostacoli alla passeggiata. Le discusse pedane, i cui proprietari ovviamente non hanno colpe, dovrebbero essere nate come provvisorie, in attesa di dare credito al Piano Regolatore che le localizza diversamente. Il nostro Paese ha acquisito la terribile unicità di non avere un lungomare. Può sembrare un paradosso, ma manca la continuità della passeggiata dal Cotone alla Torre, a maggior ragione quando il traffico è aperto. E questa continuità, in totale sicurezza per i pedoni, deve essere raggiunta a tutti i costi.
Così come è tristemente inammissibile che la pietra rosa di Punta Pina, antica cava marittima nei pressi di Bagnaia, con la quale in passato è stato abbellito il nostro lungomare, sia sotterrata da quel tappeto di assi di legno. Il lastricato rosa dovrebbe brillare, con le tamerici tirate a lucido, dall’inizio alla fine del Paese. E le murette sul mare dovrebbero tornare nella disponibilità esclusiva dei veri e unici proprietari, i cittadini e gli ospiti di Marciana Marina. A proposito di bellezza.
Nel frattempo, la recente mareggiata ha fatto una vittima illustre. Si è staccata dalla strada la scala di accesso all’arenile accanto alla scogliera artificiale che protegge il lato sinistro del moletto. La scala, lì da decenni, ha ceduto all’erosione. L’amministrazione nel 2020 ha affidato a dei professionisti, la società di ingegneria AM3 di Firenze, l’incarico di un nuovo studio sui modelli di propagazione del moto ondoso, oltretutto già contenuti nel Piano Regolatore Portuale. I risultati? Con quali opere di difesa l’attuale amministrazione intende proteggere il lungomare dall’intensa erosione in corso?
Nell’interesse di tutti, si spera che il lungomare e il porto tornino ad essere considerati con la priorità che meritano. E a distanza di quasi due anni dalla conferma elettorale, i cittadini hanno il diritto di essere informati su quanto è nelle intenzioni dell’amministrazione. E questo sarebbe un loro compito, non nostro.
Marciana Marina, 21/11/2023
Flavio Mazzei, Alberto Citti, Francesco Lupi
Cosimo melani
In 60 anni, mai visto un intervento di “riqualificazione” che non abbia distorto, snaturato o anonimizzato un luogo. Interventi incompetenti e dal gusto estetico incommentabile. Nessuna fiducia, sarà solo un ennesima stortura….
24 Novembre 2023 alle 13:16
Alessandro
Ci dovevano pesare prima….i marinesi….come già detto Flavio ha fatto un errore in campagna elettorale
24 Novembre 2023 alle 12:30
Dr. Massimo Nicosia
Per ridurre l’erosione lungo la passeggiata all’altezza dei giardini, basterebbe posare una massicciata sommersa all’altezza della linea di boe bianche a protezione dei bagnanti. Le onde più alte verrebbero smorzate impedendo loro di erodere la costa. Anche la poca sabbia presente non verrebbe portata dal riflusso verso il largo.
24 Novembre 2023 alle 10:09
Giovanni Anselmi
Sta diventando un paese anonimo,mal conservato e molto triste,la settimana scorsa non sono riuscito a mangiare perché tutti chiusi
24 Novembre 2023 alle 8:14
Avv . Giuseppe Romano
Condivido le vostre considerazioni.
23 Novembre 2023 alle 15:50