La Biscotteria e il Sindaco che vorrei per Portoferraio

di Enzo Sossi

Nel maggio 1814 Napoleone sbarca a Portoferraio da una nave inglese che lo porta in esilio all’Isola d’Elba. Hai suoi occhi una città viva, dinamica, ma anche silenziosa e orgogliosa, senza ostentarlo e la grandezza delle mura della fortezza medicea a difesa.

Di fronte ad essa il mare, così bello e azzurro, a volte agitato quando viene schiaffeggiato dal maestrale, che parla di Mediterraneo, luogo di incontro di popoli, culture, lingue, architetture, usi e costumi diversi che si affacciano alle proprie sponde.

Comincio a leggere sui giornali elbani e sui social media che nella primavera 2024 ci saranno le elezioni amministrative per eleggere il nuovo inquilino alla Biscotteria. Il Sindaco, figura di prestigio e di potere sulla piccola isola ma al contempo grande per la bellezza e serenità e dare spolvero a Portoferraio, la porta d’ingresso, il nostro biglietto da visita verso i tanti turisti che ogni anno ci regalano la loro presenza.

Forse anche perciò immagino un sindaco dalla chiara vocazione e con tratti interculturali, multiculturali, aperto all’incontro delle genti ed ai propri cittadini, al loro benessere, sicurezza e prosperità e con uno sguardo ai cambiamenti climatici e come “N” con una propria visione per un buon governo della città.

Un sindaco attento alle strategie insieme ad un accuratamente scelto team di lavoro per il proprio mandato e che durante il quale la fisionomia della città forse dovrebbe essere una fucina e trasformarsi in un luogo moderno, ambito e dal fascino vibrante e elegante e con un visionario tocco politico per anche forse una nuova organizzazione amministrativa attenta ai bisogni della gente, con una politica sociale puntuale e con un concetto di – organizzazione – in cui gli enti pubblici devono essere accomunati dagli stessi obiettivi, ovvero, in ogni caso la soddisfazione delle necessità delle persone, la centralità delle risorse umane e finanziarie, nonché le giuste conoscenze.

Tuttavia, in tale contesto, a mio parere – a mò – di impresa anche una città può essere governata nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente locale, ma con un sindaco risoluto alla condizione di non dover accettare costrizioni o limiti da nessuna parte o movimento politico e di poter agire indipendentemente per il bene dei ferrajesi.

4 risposte a “La Biscotteria e il Sindaco che vorrei per Portoferraio

  1. Gianfranco Rispondi

    Ho letto volentieri e sono d’accordo in tutto,io sono nato a mortoferraio nel 59 e da allora tale è rimasto,le ultime amministrazioni se così si possono chiamare sono state inconcludenti e privi di qualsiasi idea e progetti,e quest’ultimo sor zini da dimenticare,ma lui è convinto e si ripresenta vuol dire che ci prova gusto,manca purtroppo una persona che ami veramente mortoferraio e purtroppo in giro niente vuoto assoluto

    16 Novembre 2023 alle 7:48

  2. Riccardo varanini Rispondi

    Anche io penso che i sindaci e le giunte avute finora, almeno dal 1980 in più, non meritano la nostra città, poveri di idee, sordi alle richieste, proni ai poteri forti locali, autoreferenziali, non sono quelli che ci servono. Vedi per me ed altri la vicenda in corso del piano strutturale, che se non modificato come da più richiesto, attirerà denuncia al Tar e non solo.
    Ascoltateci almeno, politici locali
    Guardate le richieste e rispondete!!!

    15 Novembre 2023 alle 16:29

  3. Fernando Rispondi

    Bell’articolo, dico davvero. Lo vorremmo tutti, mi creda…finché esiste la politica, questo è e sempre sarà.

    15 Novembre 2023 alle 12:59

  4. Claudia Montagnani Rispondi

    Egregio Signor Sossi,
    Un bellissimo articolo che le dà diritto a candidarsi alle prossime elezioni!

    15 Novembre 2023 alle 10:24

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