Una iniziativa nata quasi per scherzo, ma che ha aperto ai ragazzi di un liceo elbano la possibilità di una visita a Montecitorio. Tutto è nato da una iniziativa di Gaetano D’Auria, assistente scolastico al Liceo delle Scienze Umane di Portoferraio.“Qualche giorno fa – ci racconta D’Auria – ho appreso attraverso i quotidiani nazionali che il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli ha chiesto di rimuovere un dipinto appeso all’ingresso del suo ufficio perché quel ritratto rappresenta uno stratega che ha conquistato l’Italia: una tela che ritrae Napoleone Bonaparte, insomma un personaggio storico – secondo il vicepresidente – non adatto per le pareti di Montecitorio, perché Napoleone ha cercato di annettere l’ Italia al suo impero”.“Ho inviato immediatamente una mail al presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana – racconta ancora D’Auria – chiedendo di inviarci la tela per metterla nel posto giusto, dove gli studenti del liceo delle scienze umane di Portoferraio, a pochi passi dalla residenza napoleonica della Villa de i Mulini, apprezzebbero sicuramente il quadro nel vecchio edificio scolastico sulla scalinata intitolata proprio a Napoleone. Prontamente la terza figura istituzionale ha risposto, telefonando personalmente e chiarendo l’episodio: l’opera, realizzata con la tecnica della pittura a olio, il ritratto di Napoleone Bonaparte, è di proprietà della Pinacoteca di Brera e porta la firma di Andrea Appiani, raffigurando il generale cinto dalla corona di alloro, con un abito di velluto verde ricamato con quadrifoglio e foderato di seta. L’abito in questione è stato indossato da Napoleone in occasione dell’incoronazione a Re d’Italia. In compenso, ci ha invitato a Montecitorio a visitare di persona l’opera e il Palazzo del Parlamento.”
Quadro di Napoleone a Montecitorio non piace? Datelo a noi
La richiesta del Liceo elbano. La risposta: "Non si può, ma venite a vederlo qui a Roma"
Articoli correlati
Rimessa a posto la targa del bivio di San Martino
Era "sparita" nello scorso febbraio. Il racconto di Mario Ferrari e Claudio De Santi
Buona vita piccola Daisy: una storia a lieto fine
di Animal Project Onlus
Presunta violenza in centro, scoperto dalle telecamere
Le indagini dei carabinieri hanno identificato un cittadino francese trentenne