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Festa dell’Uva, il “triplete” da record del rione Baluardo

E' la decima vittoria amaranto. Analisi e soluzioni necessarie per il futuro della festa

“Dopo vendemmia, ombùto”, dicevano i vecchi capoliveresi alludendo  – oltre che alla metafora di un modo di fare piuttosto disinvolto e ritardatario – alle cantine che in autunno si riempivano finalmente di vino da imbottigliare. A riempire la cantina quest’anno, nell’edizione numero 25 della Festa dell’Uva è stato il rione del Baluardo, che con tre vittorie su quattro (nei giochi della Vendemmia e dell’Antico Borgo del venerdì, nel Premio Continuità e nella competizione principale) ha rischiato di fare uno storico en – plein, perdendo solo la Gara Enogastronomica del sabato, vinta a sorpresa dalla Torre.

Nella giornata di domenica 8 ottobre si è sentita tutta la voglia dei capoliveresi di ripartire  – nonostante i pochi giorni avuti a disposizione per preparare la festa – dopo i tre anni di fermo dovuti alle conseguenze del Covid: paese pieno di gente come non mai, nonostante la bella giornata che ha invogliato molti ad andare in spiaggia, entusiasmo fin dal mattino con l’esibizione della Magicaboola Brass Band, un’orchestra itinerante che ha creato l’atmosfera giusta in attesa dell’apertura dei rioni.

Alle 14 il via alla festa, ed è subito ressa alla ricerca delle schede da timbrare per poter accedere al voto popolare. La novità del voto espresso dagli spettatori della Festa dell’Uva è stata evidentemente ben accolta dal pubblico, che alla fine ha portato a quasi mille voti, mettendo in difficoltà la commissione predisposta dalla Pro Loco e presieduta dal notaio Maurizio Baldacchino, arrivata in piazza col verdetto solo qualche minuto dopo le 19, quando le luci della sera cominciavano a velare il tramonto e la skyline di Capoliveri.

Di fronte ad un pubblico a nostro avviso mai così numeroso, è stato proprio il notaio a dare l’annuncio del rione vincitore della 25.ma edizione della Festa dell’Uva, scatenando l’entusiasmo dei contradaioli del Baluardo che si sono letteralmente impadroniti della statua del Bacco, simbolo della vittoria, portandolo nel proprio rione dove resterà fino al prossimo ottobre e dando così inizio ad una festa durata a lungo per le vie del quartiere bardato con i colori amaranto.

Quella di domenica 8 ottobre 2023 è stata la vittoria numero dieci per il Baluardo, che rimane così in testa al palmarès della Festa dell’Uva seguìto dalla Fortezza con otto vittorie e dal Fosso e la Torre appaiati a quota tre. Come si ricorderà, nel 1997 la vittoria della Festa dell’Uva non venne assegnata perchè la manifestazione fu sospesa a causa del maltempo.

Alcune  riflessioni del giorno dopo sembrano quantomai necessarie, dopo 25 anni e un format tanto collaudato quanto rischioso. La Festa dell’Uva di Capoliveri è un patrimonio di tutta l’isola, e i capoliveresi se la tengono ben stretta, con tutto il loro entusiasmo e la capacità organizzativa che hanno dimostrato di possedere in maniera ineguagliabile rispetto al resto delle tradizioni del territorio. In occasione dello stop forzato degli ultimi tre anni, però, qualcosa ha cominciato a scricchiolare, tanto che qualcuno ha parlato di questa edizione come quella dell’“anno zero”, legato a una ripartenza un pò forzata ma con l’obiettivo di fare ancora meglio nelle edizioni future. Ci permettiamo quindi – alla luce della nostra ormai ventennale esperienza – di fare qualche sottolineatura su quello che funziona, su quello che invece non ha funzionato al meglio e sulle cose da rivedere.

Promossi:

  • I giovani. L’entusiasmo che abbiamo visto il venerdì, in occasione dei giochi della Vendemmia e dell’Antico Borgo, e la domenica nei rioni e in piazza, è l’assicurazione sulla vita e sul futuro della Festa dell’Uva. Lasciando ai giovani i loro spazi e il loro divertimento, si potrebbe fare anche qualcosa di più, sempre all’insegna della sana competizione rionale. Una “miss” in rappresentanza di ogni rione, e l’elezione di Miss Festa dell’Uva (magari in attesa del verdetto finale, che tarda sempre ad arrivare…) potrebbero essere – solo per fare un esempio – un valore aggiunto per le prossime edizioni.
  • Il voto popolare. L’idea della Pro Loco di abolire la giuria di esperti ha avuto indubbiamente successo ed ha aumentato l’interesse della gente a partecipare all’evento. Da gestire con estrema attenzione, come vedremo più avanti nelle considerazioni da fare sullo scrutinio.
  • La musica. La soluzione della marching band, grazie anche alla qualità dei musicisti della Magicaboola Brass Band, è assolutamente ideale per la conformazione del paese di Capoliveri. Da confermare dunque, e magari migliorare, con un nome più altisonante (in stile FunkOff…) in grado di attirare visitatori anche soltanto con la propria esibizione.

Bocciati:

  • Lo scrutinio delle schede. Purtroppo unica nota dolente nella novità del voto popolare, ma era imprevedibile che durasse così a lungo. Per il futuro si dovranno organizzare più persone e un metodo più veloce, per evitare una lunga attesa e i conseguenti rischi di irrequietezza del pubblico in piazza.
  • La protesta della Torre. Incomprensibile, soprattutto in un contesto di festa come quello visto. Se i ragazzi della Torre convogliassero tutte le proprie indiscusse capacità, le proprie energie e le proprie vulcaniche (e vincenti!) idee sul tema della Festa, potrebbero essere i vincitori incontrastati delle prossime dieci edizioni

Da rivedere: 

  • La gara enogastronomica del sabato: il patrimonio culturale e di conservazioni delle tradizioni che ne esce ogni anno è inestimabile, grazie anche alla presenza della Accademia della Cucina Italiana a conferire istituzionalità. Purtroppo, però, “verba volant”, nel senso che senza una registrazione multimediale della serata si perdono nell’aria le testimonianze più importanti, come quella di quest’anno da parte di Alvaro Claudi, inarrivabile gastronomo e studioso delle tradizioni e delle peculiarietà elbane. Un investimento importante sarebbe quello di rendere multimediale la serata, sia per la fruizione del pubblico (comunque affascinato e presente anche quest’anno in gran numero) attraverso uno schermo, che per la registrazione video e la conservazione delle ricette e dei racconti dei testimonial.
  • La sfilata dei rioni. E’ mancata la loro presenza, la domenica mattina, anche se egregiamente sostituita dalla musica, e potrebbe comunque continuare così in futuro. A nostro avviso è invece indispensabile una illustrazione   da parte dei rioni – anche solamente statica, senza sfilata – delle allegorie e delle storie che troveremo poi rappresentate all’interno del loro territorio. Potrebbe essere fatta sul palcoscenico naturale della Pensilina, con 15 minuti a testa di rappresentazione, la domenica mattina o il sabato pomeriggio. Da valutare

Conclusione:comunque vada, è stato un successo. La Festa dell’Uva del venticinquennale è riuscita a coinvolgere tutti, capoliveresi, elbani e turisti. Pubblico da record, fotografi e giornalisti dall’Italia e dall’estero, coinvolgimento totale del paese. E questo, nonostante certi meccanismi da oliare perchè forse un pò arrugginiti dallo stop forzato degli ultimi tre anni. Non ha vinto solo il Baluardo, hanno vinto tutti. Anzi, vista la partecipazione di persone provenienti da tutta l’isola nelle strutture di lavoro e nei figuranti dei rioni, la frase migliore per concludere è una citazione di Michelangelo Venturini, ideatore (anzi, inventore) della Festa dell’Uva, fatta in occasione della prima edizione vinta dalla Torre: “Oggi non ha vinto solo un rione, ma ha vinto tutta Capoliveri. Anzi, ha vinto tutta l’isola d’Elba”. E così è stato anche domenica 8 ottobre 2023.

Fabio Cecchi 

 

2 risposte a “Festa dell’Uva, il “triplete” da record del rione Baluardo

  1. Raffaele Rispondi

    Alla Torre non sono stati fatti neanche lontanamente 1000 timbri, per cui o è sbagliato l‘articolo e va corretto oppure è stato sbagliato il voto.. se volete vi posso dare anche le percentuali di quante schede sono state di Capoliveresi, (scocciati di dover attraversare e vedere tutto il rione per votare il proprio rione, perchè la postazione era stata messa in fondo e non in cima), e quante di turisti imparziali. Se a voi vi piace cosi…

    9 Ottobre 2023 alle 19:48

  2. Attilio Rispondi

    Sarebbe opportuno istituire un servizio navetta dai parcheggi: la salita, purtroppo, non è adatta a tutte le età

    9 Ottobre 2023 alle 15:52

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