Il 9 ottobre 1860, dopo che il giorno prima fu arrestato con l’imputazione di “manifestazioni dirette a suscitare l’odio e il disprezzo contro la Guardia Nazionale”, il dott. Emilio Grandolfi viene descritto, dal Delegato di Governo nel proprio rapporto: “noto eccitatore delle meschine e pettegole discordie personali che dividono il paese (Portoferraio)”. Emilio Grandolti faceva parte nel 1860, come segretario, del Comitato Elettorale che aveva come Presidente l’avv, Pellegro Senno. Il Grandolfi si distinse durante gli anni dell’Unificazione per il suo spirito patriottico. Promosse insieme a Pellegro Senno e a Domenico Mibelli la pubblica sottoscrizione per un milione di fucili, per la quale fu raccolta complessivamente all’Elba la somma di L. 2616,70… viene eletto sottotenente della Guardia Nazionale rinnovata… è tra gli iscritti della Società Operaia Elbana… fa parte della Giunta Comunale col Sindaco Nutre.
(Tratto da “i democratici portoferraiesi e le elezioni del ’59-’60 di Alfonso Preziosi)
Nell’ottobre del 1962, la caserma Teseo Tesei diviene sede del secondo battaglione “Allievi Guardia di Finanza”.
Nell’ottobre del 1903, a Portoferraio, entra in funzione il secondo altoforno dell’ILVA. (Tratto dal libro “Audace la signora del calcio elbano 1905-2005” di Agostino Anselmi)