Il 7 ottobre 1815, il Corriere Milanese titola: “Valore Elbano”. Un episodio poco conosciuto che testimonia il valore degli Elbani in difesa della loro terra, durante il delicato periodo di transizione tra il Governo Napoleonico ed il Granducato di Toscana. Napoleone lascia l’isola il 26 febbraio 1815, ed il 18 giugno si conclude definitivamente la sua avventura sulla scena politica europea. L’Elba, con le sue genti e le sue truppe, viene ancora una volta, ceduta ad un altro Governo; è normale immaginare l’incognita sulla risposta degli Elbani a questo nuovo evento, al di sopra delle loro scelte, cui sono obbligati senza essere stati interpellati. Tuttavia, al verificarsi di una situazione d’emergenza, essi dimostrano di essere esattamente come li descrisse Arsene Thiébaut de Berneaud nel suo saggio “Vojage a Isle d’Elbe” nel 1808: “Legati in modo singolare al suolo natale, gli abitanti dell’isola d’Elba amano il lavoro, e quando incombe un pericolo comune, diventano tutti soldati”.