Nel corso del consiglio comunale di lunedì 2 ottobre il sindaco del comune di Rio Marco Corsini ha dato lettura della lettera che ha inviato al Prefetto di Livorno Paolo D’Attilio dopo la “denuncia” della minoranza circa le mancate risposte alle interrogazioni presentate.
“In sostanza – ha spiegato il sindaco – non c’è nessuna irregolarità. Il regolamento prevede una tempistica per le risposte che nella maggior parte dei casi viene rispettata. I termini comunque non sono perentori e vi è solo una responsabilità politica se le mancate risposte ledono il ruolo dell’opposizione. Cosa che qui certamente non avviene. D’altra parte – ha sottolineato ancora il sindaco Corsini – dall’inizio della legislatura vi è stata solo una seduta consiliare (le risposte si danno solo in consiglio) e la minoranza ha presentato 3 mozioni e ben 11 interrogazioni, di cui 10 dello stesso consigliere. Anche se non c’è un limite alla presentazione delle interrogazioni, il Ministero dell’Interno ha precisato che c’è un dovere di leale collaborazione che dovrebbe impedire di ingolfare gli uffici con troppe interrogazioni in poco tempo”.
Il Sindaco Marco Corsini ha infine rassicurato che in tempi ragionevoli saranno date tutte le risposte – come è puntualmente accaduto nel consiglio di lunedì 2 ottobre – ma ha anche ricordato alla minoranza che l’interrogazione è un istituto serio che non deve essere usato in modo strumentale ed emulativo. “Pensano di fare opposizione con la quantità e non con la qualità, scaricando una marea di interrogazioni, alcune anche inutili, e punzecchiando qua e là. Per me – ha concluso Marco Corsini dopo il consiglio comunale – non è una cosa seria”