Nel corso del Consiglio Comunale di lunedì 2 ottobre il sindaco del Comune di Rio, Marco Corsini, ha voluto fare alcune importanti precisazioni in merito alla situazione del campo di calcio sito in località Le Venelle a Rio Marina.
“Qualche anno fa, comunque nel mio mandato – ha detto il sindaco Corsini – vi fu un sopralluogo di tecnici della FIGC, Lega Nazionale Dilettanti, che – con nostra grande sorpresa – dichiararono il campo di calcio dell’impianto di Rio Marina non omologabile per le gare, per problemi legati alla idoneità del manto sintetico, non più in linea con le attuali norme tecniche. Grazie ai miei rapporti personali con i vertici federali riuscii (il giorno prima del primo incontro) ad ottenere la deroga e il campionato si svolse regolarmente.”
“Negli anni successivi – ha aggiunto il Sindaco – la richiesta di deroga, da rinnovare volta per volta, doveva accompagnarsi ad una dichiarazione del richiedente (necessariamente il Sindaco) che attestasse esistenti i requisiti di conformità dell’impianto alle norme tecniche in materia di sicurezza. Si tratta di una dichiarazione tecnica che il Sindaco, sulla base delle proprie conoscenze, non può rendere se non previa analoga dichiarazione degli uffici, dichiarazione che non c’è mai stata; e si tratta di una dichiarazione che, se resa, comporta gravi responsabilità anche penali in ordine alla sua veridicità e soprattutto in caso di incidenti. Tale dichiarazione pare fu resa da altro soggetto, che oggi se ne vanta; ma egli la rese abusivamente, non avendo il potere di impegnare l’amministrazione in luogo del Sindaco.”
“Oggi qualche malpensante in chiara mala fede– ha sottolineato ancora il Sindaco Corsini – fa circolare il messaggio per cui la squadra deve giocare a porte chiuse perché ‘il nulla osta firmato dal Sindaco è incompleto’. Il nulla osta non è incompleto: semplicemente non contiene dichiarazioni false. La dichiarazione che si chiedeva al Sindaco era di ‘attestare la perfetta idoneità in ordine alla sicurezza ed alla agibilità del campo di gioco e dei suoi annessi e strutture a corredo, tenuto conto di quanto previsto dalle vigenti norme in tema di impianti sportivi e di sicurezza degli stessi’, e per questo è stata depennata. Il Sindaco non dichiara il falso”.
“Ebbene – ha affermato Marco Corsini – chi rese tale dichiarazione e chiunque altro la volesse rendere ad oggi sarebbe un irresponsabile, per quelle conseguenze. Oltre ad essere uno che rende dichiarazioni non vere. Infatti, a prescindere dagli interventi di messa a norma volti alla pratica agonistica richiesti dagli organi federali (da ultimi la decompattazione del manto e la protezione con elementi morbidi di tutte le sporgenze, i tombini ed ogni altra protuberanza, nonché di tutte le recinzioni) vi sono delle situazioni che non consentono una sicura agibilità e sicurezza di tutta l’infrastruttura sportiva e soprattutto dei suoi annessi”.
“Molto opportunamente – ha ricordato ancora il Sindaco – il Segretario Comunale ha richiesto agli uffici un sopralluogo al fine delle verifiche, e ne è risultata una situazione desolante: pali rotti, reti divelte o mal ricucite, impianti elettrici non in sicurezza e probabilmente non a norma, caldaia da revisionare. Il tutto poi in uno stato di abbandono, incuria. Ora, fatta la ricognizione, si potrà capire se gli interventi necessari alla messa in sicurezza del campo e dei suoi annessi possono essere realizzati con le risorse che un bilancio non fatto da noi consente”.
“A margine tuttavia, resta la questione della regolarizzazione dell’uso dell’impianto da parte dell’Unione Sportiva, che da anni avviene senza alcun titolo giuridico (con tutte le responsabilità che ne derivano), gratuitamente e con tutte le spese a carico del Comune. Cosa che non credo sia consentita. Ma su questo la riflessione è aperta. Oggi ci sarà un incontro in Comune e vedremo che basi si possono gettare”.
“Amministrare non è dire sempre e a tutti i costi di sì – ha concluso il sindaco Marco Corsini – la ricerca del consenso deve coordinarsi con il rispetto delle regole. Spero che questo messaggio alla fine passi”.