Variante al Piano del Parco, un documento con le criticità

di Sindaci della Comunità del Parco

la sede PNAT all'Enfola

Dai Sindaci della Comunità del Parco riceviamo e pubblichiamo il documento approvato sulla variante al piano del Parco.

Su proposta del Comune di Campo nell’Elba i Sindaci dell’Arcipelago Toscano hanno approvato un documento che evidenzia alcune criticità contenute nella variante del Piano del Parco. Nei giorni scorsi infatti la Comunità del Parco ha espresso il parere di competenza, obbligatorio ma non vincolante ma nello stesso tempo approvando un documento che evidenzia richieste precise da parte della Amministrazioni locali.

“A seguito della Bozza della variante al Piano del Parco inviataci nel mese di maggio u.s. – si legge nel documento – i Sindaci della comunità del Parco, pur apprezzando le modifiche apportate che vengono incontro alle esigenze dei territori compresi all’interno dei confini dell’area protetta, rileva alcune criticità, peraltro già emerse nella attuale stesura, circa i contenuti del Piano laddove paiono oltrepassare le competenze attribuite al Parco dalla Legge 394 del 06 dicembre 1991 (Legge Quadro sulle Aree Protette)”. Ma le perplessità dei primi cittadini fanno soprattutto riferimento alle competenze del Parco in materia Urbanistica e ai poteri invece conferiti dalla legge alla pianificazione dei Comuni.

“I Sindaci dei Comuni dell’Isola d’Elba, dell’Isola del Giglio e dell’Isola di Capraia rilevano che laddove l’art. 12 della suddetta Legge stabilisce che, tra i contenuti del piano del parco, vi sia “vincoli, destinazioni di uso pubblico e privato e norme di attuazione relative con riferimento alle varie aree o parti del piano” non intenda che, tra i contenuti delle norme tecniche di attuazione, vi siano indicazioni di tipo edilizio-urbanistico come nella stesura proposta, che in alcuni casi si rivelano in contrasto con norme sovraordinate e, in altri, privano i Comuni della potestà pianificatoria loro attribuita dalla normativa vigente.

Gli scriventi ritengono che quanto indicato al comma 7 del già citato articolo 12, ovvero che il piano del parco sostituisce ad ogni livello i piani paesaggistici, i piani territoriali o urbanistici e ogni strumento di pianificazione, debba essere riferito agli interventi che, per effetto dell’approvazione del piano del parco, siano da esso stati dichiarati di pubblico generale interesse, di urgenza e di indifferibilità.
Si rileva infine come la Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014, individui al Titolo V Capo I, quali sono gli atti di governo del territorio e che il Piano del Parco non è tra questi in quanto la sua funzione non può che essere circoscritta alla tutela dei valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali e antropologici tradizionali che è affidata all’Ente Parco”.
Per queste ragioni i Sindaci dell’arcipelago Toscano hanno espresso all’interno della Comunità del Parco
“un parere favorevole alla proposta di Piano del parco richiedendo tuttavia, prima della sua adozione, una revisione generale delle Norme Tecniche di Attuazione che porti ad una stesura limitata ai soli contenuti previsti dall’art. 12 della L. 394/1991”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Prima vendemmia all’Isis Foresi di Concia di Terra

La vigna ad alberelli di Ansonica è stata piantata tre anni fa nel terreno della scuola

Visite a Montecristo, ci sono posti disponibili

Il Parco: disponibilità nelle giornate del 5 e 6 ottobre, ecco come prenotare

Camminata con lentezza per tutti nel Cammino di Rada

Organizzano Parco nazionale e Italia Nostra per domenica 22 settembre dalle ore 15