Nel proseguimento della mostra dei pittori a Portoferraio nei locali medicei della Gran Guardia, talvolta ci si imbatte in alcuni quadri che esprimono importanti simbolismi il cui significato è ricco di spunti
Il quadro qui commentato come espressione figurativa dell’insieme settimanale dei lavori della mostra, è opera del pittore Stefano Angiolucci che propone in prima approssimazione a tutti gli osservatori una lineare rappresentazione paesaggistica, realizzata con tratti netti e colori vivaci.
L‘ opera nella sua espressione semiotica, ossia dei tratti, delle figure, dei colori delle forme e dello stesso stile con il quale pittore si esprime, ritrae una panoramica. L’ opera consiste in un mare burrascoso con onde evidenti e spumeggianti che occupano sia lo sfondo che il primo piano.
Si tratta di un’ ampia distesa di acqua da cui le onde sollevano la bianca schiuma. Una di queste più grande delle altre, prima di infrangersi sulla spiaggia compie un ampio balzo dall’acqua, sollevandosi nettamente sopra la tempesta.
In basso al quadro, è rappresentata la costa che allude ad una spiaggia probabilmente di sabbia appiattita dagli spruzzi del mare.
Al finire di questa, al margine destro del quadro, vi è uno scoglio con bordi separati e leggermente aperti verso il basso, dipinto di marrone piuttosto uniforme che rende l’idea della roccia bagnata dagli spruzzi delle onde. Questo è fin qui il quadro che così, come detto, appare nel suo significato reale, ben congegnato, ben strutturato e armonizzato nei colori delle forme dei vari sub assiemi nell’intera rappresentazione pittorica.
Il secondo significato – Ad una più attenta visione dei particolari, le immagini osservate, pur nella coerenza delle forme e degli insiemi che ritraggono il reale soggetto del mare in tempesta che si riversa su una spiaggia, dal punto di vista simbolico conducono l’osservatore ad una altra conclusione. Infatti, l’onda che si solleva sopra le altre assume simbolicamente il significato di una possente ala che si libera dai vincoli che la trattenevano.
In basso al quadro vi è un litorale che appare formato da sabbia bagnata e quindi immobile nel suo appiattimento e che sembra non risentire di tanta violenza delle onde che si riversano sopra. Sulla spiaggia non vi è che una sola roccia marrone che fuoriesce dal piano del litorale. Questa è stata tratteggiata nel dipinto con la realtà dei colori che raffigurano uno scoglio ma che esprime simbolicamente in modo altrettanto espressivo, anche la forma di un’altra grossa ala, forse di un’ aquila di cui si intravede una parte della testa.
Ecco che questa ulteriore rappresentazione del medesimo quadro, senza nulla togliere alla semiotica dei soggetti pitturati, consente l’elaborazione intellettuale del simbolismo che l’opera contiene e che come tale esprime il sottostante significato. Si tratta delle emblematiche ali della salvezza che prescindono dalla difficoltà relativa ai luoghi in cui uno si trova: nel mare in tempesta o anche nell’apparente salvezza del litorale. Quindi, chiunque se lo vorrà, potrà salire su quelle ali ossia, sulle ali della speranza per sollevare lo spirito indolente anche durante le difficoltà riferite al mare tempestoso o alla comoda accettazione del “l’ultima spiaggia”. Infatti l’indolenza riferita all’immobilismo della sabbia, allude alla rassegnazione umana. In definitiva l’opera esorta a reagire contro le avversità subentrate ed emblematicamente così ben rappresentate.
La sintonia nell’ arte – Una espressione artistica di carattere soggettivo offre soltanto una risposta relativa alla qualità dipinta, mentre il simbolismo nascosto nella configurazione d’insieme conferisce al quadro un valore aggiunto, talvolta di notevole spessore. Nell’ opera in questione l’ osservatore è messo in grado di immedesimare nella intrigante rappresentazione le proprie aspirazioni rimaste per qualche ragione, ancora immobilizzate. In altri termini ognuno guardando il quadro, potrà entrare in risonanza psichica con il contenuto, identificando nel simbolismo descritto le aspirazioni personali in attesa di attuazione. Spesso così avviene attraverso l’osservazione di un’opera d’arte quando si instaura la sintonia tra soggetto e oggetto ritratto. Ecco che nel quadro di Angiolucci, la forza della espressione visiva fa emergere la differenza tra il paludismo indifferenziato della rassegnazione con il potere della volontà di reagire. Talvolta, come in questo caso, la forza artistica di un opera è in grado di parlare in modo più eloquente di altre spiegazioni razionali.