Il 25 settembre 1852, l’Abrial, che era un negoziante francese residente a Firenze, dopo aver ottenuto l’isola di Montecristo in concessione e iniziato i lavori per sviluppare un’azienda agricola, cedette i suoi diritti per 50.000 lire
toscane all’inglese Giorgio Taylor che costruì nell’isola, oltre una villa, giardini, lavanderia, pollai, vasche per anitre, conigliere, alveari oltre a importare e coltivare piante e frutti.
Nel 1852, la popolazione di Montecristo contava 11 uomini, senza donne: il fattore, cioè l’Abrial, il caporale che aveva la funzione di comandante dell’isola, i quattro addetti ai lavori agricoli e cinque pescatori che avevano avviato un commercio col pescato con Genova attraverso un collegamento settimanale effettuato con un’imbarcazione genovese.
(Tratto dal libro “Storie Storielle Schizzi & Schiribizzi” di Leonida Foresi).
Nel settembre 1913, a Portolongone, ove risiedeva Giuseppe Cerboni, convennero da ogni parte d’Italia altri ragionieri, per onorare e festeggiare il loro maestro.