E’ iniziato il percorso dello studio di fattibilità per l’eradicazione degli ungulati sull’Isola d’Elba, commissionato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago. La società che si è aggiudicata il bando indetto dall’ente per verificare la fattibilità di questa operazione, nei giorni scorsi, in occasione della riunione della Comunità del Parco ha infatti aggiornato le amministrazioni sugli step che il lavoro prevede prima di arrivare alla presentazione di una proposta, che dovrebbe arrivare già nei primi mesi del 2024. L’incarico al gruppo di progettazione era stato dato a luglio ed ora è arrivato alla illustrazione della metodologia con cui stanno portando avanti lo studio. Un primo step significativo sarà a novembre, dopo di che, a febbraio, dovrebbe arrivare la stesura definitiva dello studio, che prevede anche un questionario distribuito tra i cittadini ed uno più mirato tra gli stakeholders, tra cui i sindaci, i presidenti delle associazioni e i comitati, in pratica tutti i soggetti interessanti in quanto operanti sul territorio. “Queste due indagini – spiega Giampiero Sammuri, presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago- si concluderanno entro novembre, dopo di che ci sarà una nuova informativa sullo studio in generale”. L’indagine che la società incaricata sta svolgendo ha lo scopo di verificare se è possibile o meno eradicare dall’isola cinghiali e mufloni e, se possibile, come deve essere fatto e quanto costa. “A quel punto se ci dicono che si può fare e quali sono i costi – spiega Sammuri – dobbiamo decidere se si fa o meno”. Lo studio di fattibilità è stato richiesto a gran voce dai sindaci e dai comitati, in prima linea Simone Barbi, sindaco di Marciana, che ha il territorio devastato dagli ungulati, soprattutto dai mufloni che sono diventati particolarmente invasivi e pericolosi anche per l’incolumità pubblica, arrivando tranquillamente vicino alle case in tutte le ore della giornata. A disposizione per questo primo studio tecnico circa 60 mila euro, arrivati dalla Gestione associata per il turismo. “Un progetto che i comuni hanno sostenuto – commenta Angelo Zini, presidente della Comunità del Parco – con il finanziamento dal contributo di sbarco dato al comune di Marciana. Tra qualche settimana dovremmo avere altri step informativi e ad inizio anno potremo fare le valutazioni sul progetto definito per il contenimento di queste specie, fino ad arrivare all’eradicazione. E’ quello che avevamo chiesto, per il quale ci eravamo impegnati con la popolazione e mi pare che in questo senso iniziamo ad avere qualche risultato”. Intanto il centro di sosta a Marina di Campo è operativo già da un paio di mesi. E’ qui che vengono stoccati gli animali abbattuti che, una volta eviscerati ed analizzati, sono chiusi nelle celle frigorifere in attesa di essere trasportati sul continente. “Già un passo in avanti gigantesco – commenta Sammuri – perché uno dei problemi per l’isola era questo, soprattutto da quando è entrata i vigore la normativa sulla peste suina africana per cui i cinghiali devono essere abbattuti e quindi si possono spostare da un luogo all’altro solo una volta abbattuti e dopo tutte le analisi effettuate”.
A febbraio pronta la relazione su come eradicare ungulati
La società incaricata dal Parco sta preparando la metodologia, presto i risultati
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Franco
Semplice lasciare aperta la caccia 7 su 7 fino a inizio stagione estiva… verdi e animalisti ma fateci il piacere!!!
25 Settembre 2023 alle 23:36
Elbano
Le “animaliste” non si smentiscono mai, tanto ci andate voi a tappare le buche nell’orto o a rifare i muri a secco, che queste bestie distruggono, almeno abbiate la decenza di tacere e pensare a vostri gatti o cani da borsetta!
24 Settembre 2023 alle 20:01
Mauro Marinari
Bene lo studio di fattibilità e con quale metodologia e relativi costi.
Bene hanno fatto i sindaci a insistere.e a finanziare il progetto ….ma una cosa non è chiara: chi decide poi come è quando procedere e chi mette i soldi per una operazione che durerà almeno 5 anni ?
Sammuri dice che dovranno decidere se dare ok o meno ….ma chi?
PNAT, COMUNI, REGIONE, MINISTERO AMBIENTE ?
Mi sa tanto che …campa cavallo ! e ancora intanto lunga vita a cinghiali e mufloni.
24 Settembre 2023 alle 16:46
Grazia angela
Se mai dovesse passare un simile orrore, parte il boicottaggio dell’isola d’elba quale meta turistica e partirebbero le proteste e manifestazioni, contro questo sterminio d’animali innocenti..
Ci sono mille modi per contenere il problema e l’assassinio non è una soluzione.
24 Settembre 2023 alle 16:11
Rosanna Pizzo
Poveri. Soluzioni di vita non di morte. Esseri viventi come noi
24 Settembre 2023 alle 15:25
Cascione Anna
Sarebbe anche ora che prendessero dei provvedimenti . Per l’ennesima volta mi hanno rovinato gli alberi d’olivo , stappando tutti i rami. Per non parlare del bosco davanti casa che è ridotto ad un campo pronto per la semina. E se ai signori a cui non sta bene che finalmente ( speriamo che non siano solo chiacchiere ) si faccia qualcosa di serio per contrastare questo sfacelo potrebbero chiedere che un pò di queste care bestiole vengano scaricate davanti alla loro porta di casa …….
24 Settembre 2023 alle 13:52
MASSIMO
Speriamo che la proposta vada in porto!
24 Settembre 2023 alle 10:45
Rosy
Soluzioni di vita non di morte. Poveriiii
24 Settembre 2023 alle 15:26
Rosanna Pizzo
Soluzioni di vita non di morte. Poveriiii
24 Settembre 2023 alle 15:26
Giacinto Mosso
Troppi “se” e troppi “ma”. Dopo decenni siamo ancora al “condizionale”, alle ipotesi, alle congetture, ai “forse”, il che significa mancanza di idee, di decisionismo e, probabilmente, di volontà. Comunque auguri vivissimi!
24 Settembre 2023 alle 10:12