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Sammuri: “Pianosa non può sostenere presenze antropiche”

Il presidente del Parco sulla proposta Barbetti: "Mancano acqua e fognature". L'intervista

Fa discutere la proposta di Ruggero Barbetti, attuale consigliere del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ex sindaco di Capoliveri, di trasferire i migranti sull’isola di Pianosa. Barbetti propone sia un Cpr ( centro di permanenza e rimpatrio per migranti) che un hot spot (area preposta alla gestione di grandi arrivi di persone)  in una lettera alla presidente del consiglio Giorgia Meloni, considerandola in pratica la soluzione risolutiva per affrontare il tema dell’immigrazione. Di tutt’altra opinione il presidente del Parco Nazionale Giampiero Sammuri. “Non so quale sia l’idea di Barbetti – commenta il presidente del Parco – quando dice che su Pianosa dobbiamo portarci i migranti e a quale numero pensa. Quello che so è che Pianosa, indipendentemente dal fatto che siano migranti, carcerati, turisti, ricercatori, già ora è al limite di quello che può sostenere”. Qualunque sia la categoria l’isola non può avere altre presenze antropiche a causa delle carenze delle risorse idriche e della rete fognaria, per dirne una. “Questa è la situazione attuale – aggiunge – tanto è vero che con tutti gli enti preposti stiamo studiando per capire come fare per risolvere il problema idrico, attualmente gestito da un solo pozzo che funziona poco bene. Da un giorno all’altro noi potremmo avere un black out nella fornitura dell’acqua sull’isola. Quindi le condizioni attuali sono veramente critiche”. Ribadisce il presidente che non si tratta di un problema di migranti o chicchessia ma “piuttosto che Pianosa, nelle condizioni attuali, lasciando perdere i turisti che arrivano la mattina e vanno via la sera ( una questione diversa), non può ospitare persone che stanno fisse tutti i giorni, mangiano ed usano servizi igienici, è impossibile, indipendentemente da chiunque siano”. Non ci sono proprio le condizioni per tenerci più persone di quelle che ci sono attualmente. “A latere di questo – considera Sammuri – immagino che se sono migranti e non turisti, non sono in grado di pagarsi il soggiorno, quindi quello che si andrebbe a fare sarebbe a spese dello Stato. Ora una persona a Pianosa costa dieci volte rispetto ad una sulla terraferma, è il motivo per cui è stato chiuso il carcere . Se questa è un’ipotesi sostenibile con danaro pubblico, potrebbe anche essere fattibile. Ma ad oggi, con la situazione dei servizi, delle reti fognarie e idriche e per lo smaltimento dei rifiuti, non è certo nella condizione di ospitare più persone di quelle che ospita”.

7 risposte a “Sammuri: “Pianosa non può sostenere presenze antropiche”

  1. Elbano Rispondi

    Pianosa no ma capo Poro si..

    8 Novembre 2023 alle 13:39

  2. Bisso giacomo Rispondi

    Ma con tutta la terra continentale che c’e’ li volete mandare in un parco dive non ti pioi neanche avvicinare con la barca perche’ inquini un isola che e” riserva da lasciare ai posteri??? Ma ancora ci volete prendere in giro e farci incazzate con proposte indecenti costate alla comunita’ milioni di euro?? Rimandateli a casa loro i migranti sperdeteli sull’appennino con acqua semi vanghe e zappe e che si procurassero cibo e riparo …sono sopravvissuti i nostri antenati facciano altrettanto

    23 Settembre 2023 alle 14:50

  3. pier Rispondi

    rispondo a qualche domanda… Come faceva a sostenere le persone prima della chiusura del carcere..? In quali anni? fino agli 60 era una colonia agricola penale e l’isola produceva molto del suo fabbisogno.. Per quanto riguarda l’acqua che è un problema prima c’erano più pozzi manutenuti e con il tempo si è persa anche una fonte naturale molto importante. Servizi fognari assenti.. Ci sarebbe molto altro da dire..La cosa certa è che quell isola non può sostenere altre presenze..

    23 Settembre 2023 alle 7:01

  4. Salvatore Rispondi

    Credo,che la soluzione proposta finirà col rovinare quel po’ di buono che è stato creato a Pianosa. Ed è ,per chi non se lo ricorda un parco nazionale,che è cosi per la limitazione della presenza umana.

    22 Settembre 2023 alle 21:06

  5. Giacinto Mosso Rispondi

    Ma come faceva l’isola di Pianosa a sostenere tutte quelle “presenze antropiche” ai tempi del carcere? Lungi da me il sospetto che debba, invece, rimanere un privato relax per pochi eletti che là si rechino ad alloggiare “escusivamente per motivi scientifici”.

    22 Settembre 2023 alle 17:53

  6. marcello camici Rispondi

    Credevo che il motivo della chiusura del carcere a Pianosa fossero pressanti pressioni politiche ( istituzione del parco nazionale,report di amnesty international sul maltrattemento dei carcerati). Ora vengo a sapere che il motivo era che un persona a Pianosa costa dieci volte di più che sulla terraferma. Non si finisce mai di apprendere…

    22 Settembre 2023 alle 10:08

  7. MASSIMO Rispondi

    Meno male!

    22 Settembre 2023 alle 9:28

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