La rapidità dei cambiamenti climatici in corso impone altrettanta velocità nello sviluppo delle
energie rinnovabili e impegno concreto per una progressiva decarbonizzazione. La neutralità
climatica al 2050 è, nei fatti, un obiettivo alla portata del nostro Paese ma abbiamo bisogno subito
di misure coraggiose in grado di ridurre i fabbisogni di energie fossili e la conseguente loro
produzione, di aumentare l’efficienza energetica e lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili in
ogni territorio.
Il problema attuale però è nell’impianto normativo che regola gli impianti e che potrebbe portare a
una proliferazione smisurata di parchi fotovoltaici anche su terreni agricoli, oggi utilizzati per le
colture tradizionali, come sembra possa accadere in Val di Cornia.
Assemblea Popolare di Suvereto (APS) ha giustamente espresso preoccupazione per quello che ha
definito uno “sterminio dei campi in favore della speculazione economica sull’energia”. E’ una
preoccupazione che condividiamo e su cui si sta concentrando anche la Sindaca di Campiglia
Marittima Alberta Ticciati nel timore che un’opportunità economica si trasformi nel pericolo di
perdere la ricchezza ambientale e produttiva che è propria di questo territorio.
Noi aggiungiamo che sarebbe altrettanto sbagliato criminalizzare i proprietari dei terreni e i
contadini che cercano altre fonti di sostegno economico in un momento durissimo per l’agricoltura.
Negli ultimi anni il settore agricolo ha dovuto far fronte a numerose difficoltà, a partire dalle
problematiche legate alla siccità o, al contrario, alle sempre più frequenti bombe d’acqua frutto dei
cambiamenti climatici, alle sempre più ristrette marginalità nella commercializzazione dei propri
prodotti a causa di un mercato ostaggio delle regole e dei prezzi imposti dalle grandi distribuzioni.
Già da anni, per sostenere i costi di produzione e la mancanza di redditi adeguati, le imprese
agricole della Val di Cornia hanno dovuto diversificare la loro attività per resistere, e allora il boom
degli agriturismi, della ristorazione a km 0, delle degustazioni dei nostri prodotti di cui tutti siamo
orgogliosi, hanno significato essenzialmente questo.
E certo va riconosciuta una differenza tra i semplici impianti fotovoltaici a terra, di cui va
assolutamente ostacolata la diffusione sui terreni rurali, e in particolar modo su quelli destinati alla
produzione di colture di eccellenza per il territorio, e i parchi agrivoltaici che rappresentano un
innovativo metodo di generazione di energia solare su terreni agricoli, pur mantenendo la
sottostante produzione di alimenti o mangimi. L’agrivoltaico può rappresentare una forma di
produzione di energia rinnovabile che va nella direzione giusta e che mitiga la crescente
competizione per i terreni tra agricoltura e industria energetica.
Questa complessità non può che essere affrontata con una specifica normativa regionale sulla
protezione del paesaggio, come proposto da APS, che trovi avvio dal principio di cautela
nell’individuazione delle aree idonee per il fotovoltaico a terra nelle aree agricole, già introdotto dal
gruppo consiliare regionale PD nel Programma Regionale di Sviluppo. Siamo disponibili a
collaborare, di concerto con produttori, sindacati e categorie, per costruire una regolamentazione dei
parchi fotovoltaici e agrivoltaici che dovrà affrontare la pianificazione, tramite una corretta
localizzazione e limitazione di estensione, fino a normarne tutti quegli aspetti che possano
determinare un’alterazione dell’ecosistema pre-esistente. Non tutti i tetti sono adatti all’espansione
solare, così come non tutte le aree agricole sono adatte all’agrivoltaico, pertanto è necessario
costruire, attraverso una normativa specifica, un mix di tutte le opzioni solari o comunque
rinnovabili, compreso l’eolico.
La qualità del paesaggio agrario rappresenta una ricchezza per le aree rurali, per la loro attrattività e
possibilità di valorizzazione, che non possiamo in alcun modo smarrire.
Federazione Val di Cornia Elba
Delega Agricoltura
Energie rinnovabili e fotovoltaico, è necessaria una svolta
di Federazione Val di Cornia Elba
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