Nuovo successo per il valtellinese Lucio Da Zanche in coppia con l’imperiese Maurizio Barone (Porsche 911 RS), al XXXV Rallye Elba Storico-Trofeo Locman Italy, penultimo atto del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, gara che di fatto ha assegnato il titolo tricolore al pavese Matteo Musti, in coppia con il fiorentino Simone Brachi, su una Porsche 911 Carrera.
Già la prima tappa aveva elevato al comando il pilota di Bormio, dopo un avvio che invece era stato per il siciliano Salvatore “Totò” Riolo (Porsche), grande estimatore dell’isola e della sua competizione, con al fianco il copilota livornese naturalizzato elbano Alessandro Floris.
Dopo tre prove della prima tappa Da Zanche ha preso appunto il comando della situazione e nella seconda ha saputo sia attaccare che difendersi, nonostante un problema al propulsore della sua Porsche sorto a metà giornata. Ha poi potuto salire sul primo gradino del podio sino a quando non ha accarezzato la bandiera a scacchi, mentre dietro a lui è stata spettacolare la bagarre per il resto del podio. Un argomento a due, con il temibile locale Francesco Bettini, con Luca Acri alle note, che alla fine ha chiuso con la moneta d’argento a bordo della Lancia Delta Integrale “griffata” con l’affascinante livrea Martini Racing.
Il pilota di Porto Azzurro cercava di riscatto dalla delusione dello scorso anno (ritiro per incidente) durante la parte finale della prima tappa aveva dovuto lasciare la posizione d’onore a Riolo, passato secondo dalla sesta prova, per poi tornare a sopravanzarlo ad inizio seconda tappa e saper tenergli testa sino all’arrivo. Apoteosi per Bettini, il migliore dei sempre competitivi piloti elbani, per i quali la loro gara è sempre una sfida vibrante davanti al pubblico amico.
Da Zanche ha vinto il secondo raggruppamento, Bettini lo è nel quarto mentre nel terzo ha avuto la meglio il trentino Tiziano Nerobutto, in coppia con Giulia Zanchetta su una Opel Ascona 400. In questa categoria manca all’appello il siciliano, nonché leader di classifica provvisoria, Natale Mannino (Porsche), fermato dalla rottura del cambio già durante la terza prova speciale della prima tappa.
Nelprimo raggruppamento, che ha perso per strada uno dei “nomi” del campionato, Massimo Giuliani andato fuori strada dopo tre prove, vittoria al fotofinish per uno dei “senatori” della categoria, Giuliano Palmieri, su una Porsche 911, affiancato da Lucia Zambiasi, con soli 2”2 sul rivale di stagione Antonio Parisi, affiancato da D’Angelo su vettura analoga, che per tre quarti dell’impegno avevano corso al comando.
Gara di tattica da parte del pavese Matteo Musti, arrivato da leader del campionato, con una Porsche anche lui. Ha chiuso quinto assoluto con un pesante passivo, ma visto anche il ritiro del suo più temibile competitor che era Mannino, ha tirato i remi in barca per cucirsi con merito lo scudetto sulla tuta. Per il suo copilota fiorentino Brachi, quello conquistato all’Elba è il secondo titolo dell’anno dopo quello delle due ruote motrici “moderne” nel Campionato Italiano incamerato leggendo le note a Pisani.
Prestazione come al solito di pregio per il rodigino Matteo Luise, con meno potente, ma agile e comunque efficace tra le sue mani, Fiat Ritmo 130 Abarth, agevolmente dentro la top ten assoluta. Prestazione cristallina per i senesi Salvini e Tagliaferri, alla loro prima esperienza con la Subaru Legacy gr. A. Autori di un “lungo” nella seconda prova del giovedì sera, hanno portato avanti una gara assai brillante (quarti assoluti alla fine) ben palesando un feeling in crescendo con la ingombrante boxer “delle pleiadi”.
Prestazioni complessive di spessore anche per i lucchesi De Bellis-Soriani, ottavi assoluti e secondi del terzo raggruppamento al loro primo Elba con la Porsche 911 SC, mentre il primo straniero è stato il duo ungherese Mekler-Mekler con la ammiratissima Lancia Rally 037, anche noni nella generale.
Gare perfette per altri elbani (21 gli iscritti isolani alla gara), come Galullo-Calandriello e Montauti-Adriani, rispettivamente 12esimi e 13esimi assoluti, con le piccole Peugeot 205 rallye.
Ritirati in diversi, peraltro molto attesi e di alto livello: dal livornese Mariotti (For Sierra Cosworth) per problemi elettrici, al senese Valter Pierangioli (Ford Sierra 4×4) a causa di un guasto quando era ottimo sesto, per finire con il veloce locale Andrea Volpi, con Gentini al fianco, debuttanti con una Peugeot 309 16V. Hanno alzato bandiera bianca quando erano in nona posizione assoluta dopo la quarta prova della prima tappa, con la vettura ha evidenziato una panne elettrica senza più rimettersi in moto. Si sono poi ripresentati al via nella seconda tappa per chiudere con onor di firma la gara casalinga.
NelTrofeo A112 Abarthvittoria per Marco Gentile e Vincenzo Torricelli su Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras e terzi i pisani Tonetti-Guerzoni.
Una grande soddisfazione, l’evento per Aci Livorno Sport,che ha conosciute molte conferme: da quella dell’elevato numero degli iscritti (133) al forte sostegno avuto dal territorio elbano e le sue Amministrazioni e dei diversi partner che hanno appoggiato convintamente il progetto. Una competizione, quella storica dell’Elba, quest’anno più che mai confermatasi volàno per il comparto turistico-ricettivo e innegabilmente veicolo di immagine per comunicare l’isola mediante la dinamicità ed anche la forte passione del motorsport e dei suoi attori.
Mario
Ottimo e fedele articolo
17 Settembre 2023 alle 1:13