Sabato 2 settembre, la 27ª edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa” prosegue con un concerto ospitato nella Chiesa di SS. Giacomo e Quirico di Rio (ore 18.30), di cui saranno protagonisti I Solisti del Festival, ovvero le violiniste Chiara Sannicandro e Diet Tilanus, italo-austriaca la prima, olandese la sua collega di strumento, ii violisti Georgy Kovalev e David Quiggle, rispettivamente georgiano e britannico, e il violoncellista statunitense Raphael Bell.
In programma il Duetto per violino e viola “Tre Madrigali” H. 313 di Bohuslav Martinů (Sannicandro – Kovalev), Lament per due viole di Frank Bridge e il Quartetto d’archi K. 421 di Mozart (con David Quiggle alla viola).
Bohuslav Martinů (1890 – 1959) è stato un compositore prolifico: il suo catalogo elenca quasi 400 lavori musicali, tra balletti, sinfonie, brani per orchestra, per pianoforte solo, musica da camera e vocale. Il suo stile, personalissimo e variegato, si distingue per mix di melodie popolari boeme e morave, con accenti impressionistici e neoclassici, di elementi ritmici della musica jazz e della vocalità nero-americana. I “Tre Madrigali”, il cui titolo tradisce l’interesse specifico di Martinů per la musica antica, vennero eseguiti per la prima volta il 22 dicembre 1947 a New York: le linee musicali, polifoniche e generalmente indipendenti, creano una presenza importante nonostante l’esiguità dell’ensemble strumentale.
Frank Bridge, allievo di Sir Charles Villiers Stanford, si è guadagnato fama come direttore dell’orchestra del Covent Garden e come violista. Lament per due viole è una delle sue composizioni più personali: Bridge estrae dalle due viole alcuni dei più lirici ed indimenticabili dialoghi mai scritti. È un’opera profondamente sentita, che intreccia le voci quasi umane delle viole in un’opera che è più riflessiva che afflitta dal dolore, ma non per questo meno efficace.
Il quartetto per archi n. 15 in re minore K 421 è il secondo dei sei quartetti di Mozart dedicati ad Haydn: terminato nel giugno del 1783, il quartetto fu scritto nella notte durante la quale la moglie di Mozart, Constanze, diede alla luce il loro primo figlio, Raimund Leopold, deceduto due mesi dopo. Il quartetto K 421 è certamente il lavoro più drammatico e cupo dei sei quartetti: il carattere intimistico e la totale mancanza di esteriorità sembrano anticipare le composizioni di Schubert.
Domenica 3 settembre “Elba Isola Musicale d’Europa” torna al Chiostro del Centro Culturale De Laugier di Portoferraio (ore 18.30), in occasione del concerto che vedrà in azione il pianista Enrico Pace, la violinista di origine russa Liana Gourdjia, il violista David Quiggle e i violoncellisti Erica Piccotti e Raphael Bell. In scaletta: la Sonata per violoncello e pianoforte op. 19 di Rachmaninov (con Erica Piccotti al violoncello) e il Quartetto per violino, viola, violoncello e pianoforte op. 60 di Brahms (con Raphael Bell al violoncello).
Dopo il Trio elegiaco op.9, ascoltato durante il concerto inaugurale con Gidon Kremer, il festival elbano torna ad omaggiare Rachmaninov nel 150esimo anniversario della nascita, con la Sonata per violoncello e pianoforte op. 19, celebre composizione del 1901, scritta in un periodo di piena ripresa creativa da parte del compositore russo, dopo un periodo di crisi soprattutto psicologica, legata all’insuccesso della Prima sinfonia. In questa Sonata Rachmaninov raggiunse la piena maturità dimostrando quella inconfondibile personalità che da allora gli è unanimemente riconosciuta.
Brahms iniziò a comporre il Quartetto in do minore op. 60 intorno al 1855, quando l’amico e mentore Robert Schumann accusava gli atroci tormenti della malattia mentale che l’avrebbe di lì a poco portato alla morte. Insoddisfatto della sua opera e disturbato da questi eventi, Brahms decise di abbandonare il Quartetto; soltanto 17 anni più tardi, nel 1873, l’opera tornò a interessare il musicista che ne cambiò la tonalità, ne rivide il primo movimento, inserì uno Scherzo fra il movimento d’apertura e l’Andante e compose ex novo il Finale. Il lavoro venne concluso nel 1875, esattamente vent’anni dopo la sua prima concezione. Ma il carattere drammatico e appassionato di questa pagina rimase inalterato e si rifà a quegli anni tormentati della vita del musicista amburghese.
Lunedì 4 settembre, in avvio della sua seconda settimana di programmazione, “Elba Isola Musicale d’Europa” propone, nella Chiesa del Santissimo Sacramento di Portoferraio (ore 18,30), il primo dei tre concerti della Elba Festival Orchestra, sorta di orchestra-laboratorio nata nel 2022 e quest’anno costituita da oltre 20 musicisti provenienti da otto nazioni diverse (Italia, Spagna, Paesi Bassi, Ungheria, Stati Uniti, Svizzera, Finlandia, Gran Bretagna). In programma il Concerto per flauto e orchestra d’archi in mi minore di Mercadante (solista il flautista inglese Adam Walker), il Duetto per violoncello e contrabbasso di Rossini (nell’esecuzione di Raphael Bell e di Amerigo Bernardi) e la Sinfonia n. 29 K. 201 di Mozart. Concertatrice Liana Gourdjia.
Mercadante, artista precoce e versatile, deve la sua fama soprattutto alla vasta produzione di melodrammi che furono apprezzati e applauditi nella prima metà del secolo scorso sulle scene dei principali teatri italiani e d’Europa. Il Concerto per flauto e orchestra è un lavoro giovanile, scritto intorno al 1819, e fornisce un esempio eloquente della capacità e dell’abilità dell’artista, che seppe fare tesoro, fra l’altro, della musica strumentale del Settecento napoletano.
Rossini scrisse il suo Duetto per violoncello e contrabbasso a Londra alla fine del 1824, dedicandolo a Sir David Salomons, violoncellista dilettante, che lo avrebbe eseguito assieme al famoso e virtuoso contrabbassista Domenico Dragonetti. Per il loro carattere scarno e intimo i duetti per strumenti ad arco sono generalmente destinati allo studio e all’intrattenimento domestico, amatoriale, e raramente sono eseguiti in pubblico; Rossini, peraltro, consegnò all’ascolto un gioiello di estrema ingegnosità armonica e contrappuntistica, sfruttando in modo comico le possibilità dei due strumenti che imitano le voci del basso e del tenore.
La Sinfonia K. 201 rappresenta – insieme alle Sinfonie K. 200 e K. 183 – una autentica svolta all’interno della produzione sinfonica mozartiana; le tre composizioni segnano infatti l’ultima tappa di un lento processo di liberazione dall’influenza dominante del gusto italiano appreso fin da bambino. Il primo movimento Allegro moderato è un miracolo di equilibrio tra freschezza lirica e ricchezza di elaborazione. L’Andante dimostra la maestria nel trattare la scrittura a quattro parti. Il Minuetto, sembra un’eco di serenate cedendo al gusto della danza haydniana. Il Finale Allegro con spirito presenta un chiassoso tema da Sinfonia italiana; ma la sezione di sviluppo è di una estensione insolita, e viene condotta attraverso implicazioni quasi drammatiche, secondo un tratto peculiare dello stile dell’autore maturo.
PREZZI BIGLIETTI
Prezzi biglietti concerti a Portoferraio: intero 25 Euro; ridotto 15 Euro. Concerto a Rio: intero 20 Euro; ridotto 15 Euro, Riduzione valida per giovani fino a 24 anni e accompagnatori di persone con disabilità). Le persone con disabilità avranno accesso gratuito.
INFO
Tel. +39 353 4121974
info@elba-music.it
Biglietteria Festival: Sala Gran Guardia – Porta a Mare – Portoferraio