Aeroporto, una storia senza fine. Assemblea di Alatoscana

Aeroporto di La Pila, non pervenuto. Si può descrivere così la situazione dello scalo di Campo nell’Elba dopo gli annunci e le dichiarazioni fatte, nei mesi precedenti l’estate, sull’ampliamento della pista, condizione, sembra imprescindibile, per mantenere aperta la struttura. L’interrogativo è sempre quello: l’allungamento si fa come previsto nel mastreplan presentato da Alatoscana? Si fa più corto come suggerito dal presidente della Regione Eugenio Giani in occasione della sua ultima visita all’Elba? O meglio non farne di niente? Per ora non è stata data nessuna indicazione. Il 14 settembre è prevista l’assemblea di Alatoscana “per decidere il futuro della società che gestisce l’aeroporto – annuncia l’amministratore unico, Claudio Boccardo – e per determinare la proroga della vigenza che scade al 31 dicembre prossimo . Ma per fare questo dovrebbe esserci un mandato alla società e non mi sembra che una proposta ci sia. Serve un’indicazione per procedere con il potenziamento dell’infrastruttura, naturalmente con tutte le analisi per avviare il masterplan”. C’è poi da definire il progetto esecutivo e allora, anche questo già annunciato ripetutamente durante la assemblee pubbliche dei mesi scorsi, i lavori potrebbero essere terminati entro 4 o 5anni. E’ la proposta che Alatoscana sostiene ma che per ora è ferma a questo e niente più. “L’aeroporto così come è non può sopravvivere e deve adeguarsi dal punto di vista strutturale – continua ad avvertire Boccardo – L’Elba però sembra insensibile a questo tema”. Eppure in ballo ora c’è anche la continuità territoriale, la cui proroga scade ad ottobre, tra due mesi. E di bando neanche l’ombra. “I numeri sono quelli dello scorso anno , anche se quest’anno sono mancati i collegamenti con Bologna perché non è stata rifinanziata dalla Gestione Associata del Turismo – continua Boccardo – La continuità territoriale scade ad ottobre e non mi risulta che gli enti territoriali abbiamo sollecitato la Regione e il Ministero per indire il nuovo bando”. E il tempo stringe. Considera infatti Boccardo che se anche questo dovesse essere fatto tra settembre ed ottobre i tempi sarebbero comunque lunghi. Per l’assegnazione del servizio si andrebbe a fine 2024, inizi 2025. “L’unica soluzione – suggerisce l’amministratore di Alatoscana – sarebbe un provvedimento di emergenza come fatto con Pantelleria (che oggi sta operando regolarmente) con un bando veloce che permetterebbe di snellire la procedura di alcuni mesi affidando un servizio per 7-8 mesi, che potrebbe far partire i voli in continuità per la stagione estiva”. Così intanto ci sarebbe tempo di lavorare al bando definitivo. “Sento però indifferenza da parte dei sindaci – ripete – noi abbiamo continuato a lavorare e siamo pronti se ci chiamano. Bisogna definire cosa fare per il futuro dello scalo”.