Il 27 agosto 1802, Napoleone Bonaparte, Primo Console di Francia, emanò un senatus-consulto col quale l’Isola d’Elba veniva riunita al territorio della Repubblica Francese.
Prendeva, così, fine la tripartizione del territorio dell’Elba. Successivamente, con decreto 12 gennaio 1803, fu dato all’Elba un nuovo ordinamento foggiato secondo il modello francese: ordinamento che resterà sostanzialmente immutato durante tutto il periodo della denominazione francese e anche durante il Regno Napoleonico. Di questo ordinamento ricordiamo alcune tra le disposizioni più salienti.
Alla amministrazione dell’Elba e delle isole vicine (Pianosa, Capraia e Montecristo) fu preposto un Commissario Generale il quale aveva tutte le attribuzioni che, nei Dipartimenti francesi, competevano ai Prefetti.
Il territorio elbano fu suddiviso in 7 comuni.
(Tratto dal libro “Porto Azzurro nascita, vita e vicende” di Valdo Vadi).
Il 27 agosto 1908, il Re Vittorio Emanuele III, con il ministro della Marina ammiraglio Mirabello, visitano il Museo Napoleonico di San Martino e la zona degli Alti Forni.
(Tratto dal “Corriere Elbano”).