L’Isola d’Elba sembrava ancora una volta uscita indenne dagli incendi che negli ultimi anni hanno devastato le coste del Mediterraneo e altre isole. Dopo i grandi incendi dolosi degli anni ’90 per contrastare l’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e gli arresti di alcuni incendiari che hanno spezzato la rete di complicità e omertà, gli incendi boschivi sono stati fortunatamente radi anche per la vigilanza dei volontari della Protezione Civile e delle associazioni.
Ma il grosso incendio che nella notte ha colpito il Comune di Rio nell’area di Ortano, costringendo ad evacuare camping e abitazioni, è un pessimo segnale su un possibile ritorno dei criminali del fuoco favorirto dalle alte temperature portate dal cambiamento climatico e da una siccità che è diventata la nuova normalità.
Questo nuovo incendio ci dice che non possiamo abbassare la guardia e che la rete di prevenzione e intervento va rafforzata, dotando anche le associazioni anti-incendio di nuovi mezzi più moderni ed efficienti. E’ una richiesta che come Legambiente avanziamo a Comuni, Regione, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e governo.
La nostra Isola è in prima linea sul fronte del riscaldamento globale che risale velocemente il Mediterraneo occorre rafforzare prevenzione e controlli per evitare che piromani e criminali distruggano il nostro patrimonio di bellezza e biodiversità.