Notte di paura a Rio, all’Isola d’Elba, per l’incendio che nella tarda serata di lunedì 21 agosto, è divampato nella località San Felo. Le fiamme, che hanno rischiato di bruciare la vicina cantina dell’azienda agrituristica “Le Sughere del Monte Fico” che produce aleatico, sono arrivate a poche decine di metri dalla struttura. Il rogo è stato domato solo all’indomani mattina grazie all’intervento di due canadair, due elicotteri e decine di squadre antincendio. Bruciati complessivamente 14 ettari tra boschi e terreni nella vallata di Ortano. A dirlo è Coldiretti Livorno in merito che punta il dito contro l’imprudenza e la disattenzione dei cittadini e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima, a livello nazionale, sia causato volontariamente. “Per fortuna – racconta Aldo Appiani, titolare dell’azienda agricola – il vento si è calmato e l’incendio è stato rapidamente domato dalle bravissime squadre antiincendio. Sono state ore di grande apprensione per la nostra vallata. Purtroppo non è la prima volta che la nostra Isola viene colpita da questi eventi”.
Secondo Coldiretti Livorno ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni – evidenzia Coldiretti Livorno – favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente. Per difendere il bosco – continua Coldiretti Livorno – occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali.
Per prevenire e contrastare gli incendi Coldiretti ha stilato anche un utilissimo vademecum rivolto ai residenti e soprattutto ai tanti turisti che in queste settimane affollano l’Isola. La prima regola è quella di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse. Soprattutto nelle campagne – precisa Coldiretti Toscana – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua Coldiretti Livorno – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia Coldiretti Livorno – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude Coldiretti Livorno – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.