Da mesi dorme in auto, non ha casa. “Sola e abbandonata”

La donna con un figlio piccolo chiede un alloggio al comune, i privati solo affitti estivi

Da mesi dorme in auto perché ha un lavoro ma non può permettersi di pagare gli affitti richiesti nella stagione isolana. “Sono sola, abbandonata da tutti” dice Francesca. L’abitazione dove ha passato l’inverno fino a maggio è stata affittata a turisti. Ha un figlio piccolo e malato, si è presentata con le sue cose anche in comune a Portoferraio, ma la risposta è sempre stata la stessa. Non ci sono case da assegnare. Sono stati trovati rimedi provvisori in appartamenti ed hotel ma adesso non ha più niente. Francesca non sa più a chi rivolgersi ed ha trovato come soluzione di emergenza, o almeno così doveva essere, quella di dormire in auto e di affidare il figlio alla sorella che almeno ha un piccolo appartamento che può ospitare il piccolo. Per il resto la situazione è rimasta la stessa e l’unico tetto sotto cui dormire, per lei, è quello della propria auto. Conoscenti hanno provato a cercare per lei un appartamento ma non è servito a niente in questo periodo, e il comune non ha alloggi da assegnare. La storia di Francesca, abbandonata dal marito con un figlio piccolo è emblematica di una situazione di difficoltà e a cui non riesce a dare risposte neanche il comune e cui si è rivolta più volte e che continua ad interpellare. Inquilini morosi che occupano alloggi senza averne diritto, ritardi di Casalp che gestisce gli alloggi di proprietà comunale e che ha elefantiaci tempi di assegnazione, hanno come risultato al disperazione di persone come Francesca che spera in un’assegnazione di qualunque tipo, purchè sia una casa. “Sono tutti i giorni in comune – racconta – e mi dicono ogni volta che troveranno una soluzione entro la settimana prossima. Non so come fare. Io e mio figlio non abbiamo nessuno. Non chiedo certo una reggia, ma solo una casa dove poter stare con mio figlio che starebbe molto meglio e supererebbe tutti i problemi avendo una situazione stabile”. Il primo interlocutore, vista l’impossibilità ad avere appartamenti privati che abbiamo un canone abbordabile, è il comune di Portoferraio. La Biscotteria è il luogo di protesta ma anche l’unico a cui chieder aiuto in questa situazione. “Cerco soltanto di riprendermi la mia vita e quella di mio figlio – dichiara – chiedo aiuto all’amministrazione perchè non ho altre possibilità. Gli appartamenti vengono affittati in questo momento per una settimana, dieci giorni al massimo e a cifre per me impossibili da affrontare. Non chiedo sussidi di nessun tipo, solo una casa dopo quasi un anno in questa situazione. Vorrei delle risposte sincere e non rimandi e posticipazioni continue, per poter sperare che la situazione si risolva per me e il mio bambino. Sono disposta anche a fare dei lavori nell’appartamento che mi dovessero assegnare se ce ne fosse bisogno, Voglio solo un tetto, per non dormire più nella mia auto in strada”.
Ma le possibilità del comune di Portoferraio sull’assegnazione degli alloggi per ora sono le stesse da tempo, In pratica nessuna. Il sindaco Angelo Zini annuncia spiragli sulla possibilità di assegnazioni a breve ma certezze ad oggi non ce ne sono. Come ci aveva già annunciato qualche giorno fa, sempre in riferimento all’emergenza casa denunciata da parte di un’altra mamma in difficoltà, c’è l’ipotesi di un accordo con Casalp per sveltire l’assegnazione degli appartamenti snellendo tutte le procedure che richiederebbero mesi, se non anni, prevedendo che eventuali lavori da afre possano essere presi in carico direttamente dall’assegnatario dell’appartamento e poi scalati dall’affitto.

4 risposte a “Da mesi dorme in auto, non ha casa. “Sola e abbandonata”

  1. Ornella Marmeggi Rispondi

    Non bisogna essere amici per ospitare chi ha bisogno basta avere sensibilità ed empatia verso chi soffre e si trova in situazioni difficili… poi qui c’è un bambino di mezzo che dovrebbe avere priorità su tutto… E parliamo di puericentrismo? Vergogna!!!

    15 Agosto 2023 alle 2:28

  2. Angela Rispondi

    Se la signora non fosse italiana avrebbe tutti gli aiuti del caso

    10 Agosto 2023 alle 23:35

    • Vincenzo Iovine Rispondi

      Io mi vergognerei solo a pensarlo, figuriamoci a scriverlo!

      12 Agosto 2023 alle 4:13

  3. Fabio Paoli Rispondi

    si vabbè non ha nemmeno un amica/o che la possa ospitare?!? Dai io se era una mia amica anche in un monolocale l’ avrei ospitata senza pensarci..

    10 Agosto 2023 alle 19:40

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