“Chiediamo confronto pubblico sul Parco Minerario”

di Gruppo Consiliare "Cambiamo!"

Dal gruppo consiliare Cambiamo! riceviamo e pubblichiamo integralmente.

Il metodo Corsini sbarca dal Comune alla controllata Parco minerario Srl: 1) far finta di rispondere, mentre invece si scansa il merito dei ragionamenti 2) irridere (da un come te non c’è l’aspettavamo!)e poi denigrare la persona, l’avversario di turno(sì perché chi rivolge un’osservazione critica, nel comune di Rio, è un pericoloso nemico da abbattere). Meglio se poi si farcisce con l’ingratitudine dell’interlocutore: ti abbiamo accolto nella “nostra” sala delle conferenze, e guarda come ci ricambi! Ovviamente omettendo che le sale pubbliche si concedono sempre, per motivi leciti, e che non sono proprietà di nessun cerchio magico. Ma tant’è, lasciamo gli attacchi ad personam (ma la firma del nostro precedente comunicato era dell’intero gruppo di minoranza) a chi li vuole fare ed andiamo sui contenuti, che sono incontrovertibili se guardiamo i numeri.E questi dicono esattamente ciò che prima abbiamo scritto – assolutamente non smentiti dalla Presidente Brambilla- riferendo che  un utile di duemilasettecento euro espone la società partecipata a rischi.

Poi, si scambia il margine operativo lordo con l’utile netto (il famoso 15% sul fatturato, che sarebbe il minimo che consentirebbe investimenti, senza chiedere soldi al Comune)! Francamente, è stato un bussare a cuori, per avere una risposta a picche: infatti, la medesima Presidente ci ha risposto che i servizi delegati dal Comune si fanno a pie’ di lista, senza ricavare un utile che sarebbe tolto dalle tasche dei cittadini. Grazie!! Non lo sapevamo!! Il fatto è che nei servizi propri, manca l’utile! I 50 mila dai servizi museali, non sono utile (non si confonda!), bensì ricavo lordo!L’attività , nonostante le chiacchiere, non decolla, il Parco in termini di presenze è asfittico,offre servizi che per altri musei all’Elba sono comuni e reiterati, non c è diversificazione, non c è fantasia,  non c è programmazione, non c è richiamo dal vicino continente, non c è filiera, non c’ è recupero culturale. Basta così o andiamo avanti? La Presidente vuole un confronto pubblico con lo scrivente gruppo Consiliare? Lo chieda, noi siamo più che disponibili. Così tradurremo i numeri scarsi di quel bilancio, in opzioni politiche mancate. Anzi, diciamo di più. Per statuto, il cda è obbligato a inviare una relazione semestrale al socio unico, ed il presidente a relazionare(art.6 d),cosa della cui esistenza nessuno ci ha messo al corrente,visto che il socio unico non è solo il sindaco ma lo siamo anche noi. Sul merito della frase del revisore, poi, non ci pare che averla riportata senza l’incipit iniziale abbia modificato il senso di preoccupazione che sembra aver permeato chi ha redatto il parere. Ma anche su questo, accettiamo il confronto dove e quando la presidente vorrà. Infine, sul costo per l’apertura dei tre cimiteri: 154 mila euro all’anno. Ricordiamo che alcuni anni fa, le precedenti amministrazioni stanziavano non più di ventimila euro/ anno a cimitero. C è stato qualche cambiamento radicale? Non risulta ne a noi e nemmeno a chi ne critica la gestione sui social. Forse, non c è davvero più cieco di chi non vuol vedere la realtà. O forse, se si preferisce,la gestione della cosa pubblica viene vissuta talvolta come un occupazione personale del potere.

 

Gruppo consiliare Cambiamo!

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