dal sindaco di Portoferraio Angelo Zini riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Assistiamo negli ultimi giorni ad un risveglio del consigliere Di Tursi che prelude alle prove generali di inizio campagna elettorale. Noi, invece, siamo al lavoro per la città anche perché per il “fine corsa” di questa Amministrazione il consigliere dovrà attendere ancora diverso tempo in cui potranno e dovranno accadere tante cose. Quindi non entriamo in polemica sulle valutazioni del mandato di Cosmopoli Rinasce. Lo faremo e lo testimonieremo a tempo debito. Ci preme in questo momento solo sottolineare che, se nello stesso nome della nostra Lista allora sentimmo la necessità di inserire la parola “Rinasce”, lo si fece perché lo stato della città lasciato da chi il consigliere Di Tursi rappresenta ancora come eredità politica, oltre che di singoli esponenti, era da mettersi le mani nei capelli. E, quando adombra indefiniti deficit strutturali che starebbero per arrivare, il consigliere tenta un gioco maldestro di scaricare sulla giunta Zini responsabilità di equilibri di bilancio quando sa bene che dovrà chiedere spiegazioni ad alcuni componenti della sua lista o ad altri che sono stati e sono tutt’ora in Consiglio Comunale della precedente Amministrazione. Infatti il consigliere omette di dire che per ora il monitoraggio a cui siamo sottoposti dalla Corte dei Conti è riferito agli anni 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, cioè quando amministravano altri, appunto coloro di cui il consigliere Di Tursi è erede politico. Il consigliere potrebbe, in effetti, rimanere poi deluso se gli raccontassimo che sulla città di Portoferraio sono arrivati e arriveranno direttamente o indirettamente oltre 10 milioni di risorse derivanti dal PNRR o da altri trasferimenti pubblici finalizzati alle scuole, al patrimonio storico culturale, alla viabilità, al cimitero comunale, alle strutture del porto. Il lavoro e la visione del Comune ha portato alla definizione di progettualità che non abbiamo trovato e che si è dovuto costruire, anche con la forte collaborazione ed intesa con altre istituzioni come la Provincia, il Parco Nazionale, l’Autorità di Sistema Portuale. In realtà il consigliere queste cose le dovrebbe sapere perché glielo abbiamo spiegato tante volte. Così come gli abbiamo detto che da quando siamo entrati in questo Comune sono state fatte circa 30 nuove assunzioni le quali, al netto di chi è uscito, porta ad un saldo positivo di più 10 dipendenti (mai accaduto negli anni precedenti). Ma, ripetiamo, non siamo ai titoli di coda. Anzi. Ne riparleremo con dovizia di particolari. L’ultima uscita del consigliere riguarda un altro tentativo maldestro di addossare a questa Amministrazione un salasso dal punto di vista dei tributi IMU e addizionale comunale. Le delibere che andranno in Consiglio Comunale lunedì prossimo prevedono l’aumento dell’aliquota ordinaria IMU dal 9,8 per mille al 10,4 per mille mentre restano invariate tutte le altre aliquote (aliquota zero per terreni agricoli, per fabbricati strumentali agricoli e per immobili merce, aliquota 8,00 per mille per abitazioni concessi in comodato gratuito ai parenti). Inoltre per l’addizionale comunale si passerà dallo 0,7 al 0,8 per cento, ma introducendo una soglia di esenzione per redditi fino a 12.000 euro. Questo sarebbe il salasso. Occorre altresì considerare che, su Portoferraio, le aliquote IMU e addizionale erano ferme da almeno un decennio e che dunque è necessario adeguarle per le mutate necessità del bilancio sulle maggiori spese nei servizi sociali e del personale. Assicuriamo il consigliere che quanto scritto in delibera è propriamente quanto avvenuto e non “un testo trasfuso da una delibera di qualche altro Comune”, magari elbano, e magari che il consigliere ritiene più virtuoso. E allora informiamo il consigliere che pressoché tutti gli altri Comuni dell’Elba, da anni, hanno l’aliquota ordinaria IMU al massimo di legge (10,60 per mille) che Portoferraio, invece, non applicherà ancora e sull’addizionale comunale ci allineiamo alla maggioranza degli altri Comuni elbani. Ad Maiora.
Il Sindaco
Angelo Zini