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Si dimettono dieci ex dirigenti del PD di Rio nell’Elba

Una lettera alla segretaria nazionale Schlein per spiegare i motivi della rottura

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

Gent.ma Sig.ra Elly Schlein
Segretaria nazionale Partito democratico
segretaria@partitodemocratico.it
Roma

Gentile Segretaria,

siamo un gruppo di iscritti al Partito Democratico del circolo E. Berlinguer di Rio Elba, frazione del comune di Rio in provincia di Livorno. Più precisamente, siamo iscritti, membri del coordinamento, tesoriere e coordinatore tutti incarichi regolarmente definiti ai sensi dello statuto federale toscano nelle riunioni del 20 e 26 marzo 2023.
Nell’aprile 2022 abbiamo riaperto il circolo Berlinguer chiuso da cinque anni e ne abbiamo fatto un punto di aggregazione e di dibattito all’interno della nostra comunità.
Oggi ti scriviamo perché questo percorso si è chiuso. Abbiamo deciso di lasciare il Partito Democratico in seguito ai fatti che hanno accompagnato le ultime elezioni comunali svoltesi il 14-15 maggio scorso con lo strascico di dolorose lacerazioni interne al partito e soprattutto di una grave crisi di fiducia nei confronti degli organismi dirigenti del partito: la segreteria di zona dell’isola d’Elba e la federazione Val di Cornia-Elba rispettivamente guidate da Massimo Scelza e da Simone De Rosas
Il nostro circolo e quello di Rio Marina hanno sempre condotto attività autonoma nei rispettivi comuni. In seguito al referendum del 2017 che ha portato all’unificazione amministrativa e alla nascita del comune di Rio, è nata l’esigenza della ricerca di una posizione comune. Già nelle comunali del 2018 la cosa non si era rivelata semplice e la segreteria di zona aveva infine rinunciato a fornire una indicazione unitaria.
Anche quest’anno la contrapposizione tra i circoli di Rio Elba e Rio Marina si è rinnovata e tuttavia, pure in assenza di una unione comunale tra i due circoli, la segreteria di zona e la federazione hanno deciso di sostenere la proposta del circolo di Rio Marina e di opporsi alla ricandidatura del sindaco uscente, Marco Corsini.
Per inciso, tale decisione è stata assunta rifiutando aprioristicamente ogni richiesta di incontro da parte di quest’ultimo ritenendo la sua candidatura oramai “archiviata dalla storia”.
Una volta operata questa esclusione, il circolo di Rio Marina e gli organi dirigenti del partito hanno iniziato a verificare ogni tipo di alleanze sul territorio senza escludere la convergenza con esponenti di aperta ispirazione fascista.
Come circolo di Rio Elba abbiamo rifiutato di aderire ad alleanze così lontane dalla linea del partito e dal nostro vissuto personale e abbiamo sollecitato il partito a verificare tutte le ipotesi in campo – ribadendo la necessità di una verifica con il sindaco uscente – prima di addivenire a una decisione. In assenza di un accordo comune, come nel 2018 il circolo avrebbe dato indicazione di libertà di scelta.
Da quel momento Massimo Scelza e Simone De Rosas prima hanno cercato di imporre la loro decisione inventandosi una inesistente unione comunale e alla nostra richiesta di rispettare lo statuto, ci hanno accusato di comportamento ‘notarile’. Preso poi atto dell’impossibilità di forzature statutarie, hanno avviato una campagna denigratoria sugli organi di stampa on-line accusando gli iscritti al circolo di Rio Elba di utilizzare la sede a fini personali e commerciali e dichiarando pubblicamente che le cariche statutarie interne al circolo erano del tutto irregolari. Infine De Rosas ha comunicato agli iscritti dissenzienti che la manifesta crisi di fiducia nei suoi confronti comportava l’obbligo da parte loro di restituzione della tessera del partito.
Negli ultimi giorni della campagna, Scelza è arrivato a chiederci la chiave del circolo per svolgere con la federazione una non meglio precisata “iniziativa del partito“. Nei giorni successivi abbiamo appreso dalla stampa locale che presso il nostro circolo si era tenuta una riunione anche con iscritti fatti affluire dal circolo di Rio Marina e senza che noi fossimo stati informati; in quell’occasione Scelza aveva dichiarato che le cariche statutarie nel comune di Rio sarebbero state rinnovate senza tuttavia ricorrere a un commissariamento.
Nei giorni scorsi si sono finalmente tenute le elezioni comunali cui il circolo di Rio Marina ha partecipato aderendo a una lista che ha visto la partecipazione diretta di esponenti di estrema destra. Ne è risultata una sconfitta ad opera della compagine del sindaco uscente.
Nei giorni successivi, la situazione di tensione interna al PD non è mutata; purtroppo il segretario di zona è ricorso anche a offese ad iscritti utilizzando i loro indirizzi di posta privati.

La vicenda che abbiamo descritto, e che è documentata sulla stampa on-line locale e nelle chat del circolo, è qualcosa di indecente che offende la nostra dignità. Di qui la decisione di uscire dal partito.
In questi giorni assistiamo a una situazione di crisi della democrazia nel Paese: le istituzioni neutre vengono messe sotto attacco da una destra che, forte dell’investitura politica ricevuta dall’elettorato, cerca di manomettere regole ed equilibri istituzionali. È una situazione pericolosa e inaccettabile cui tutte le forze democratiche devono opporsi.
Ma ancor meno accettabile è ritrovare una situazione analoga in casa propria, scoprire che la civiltà delle regole viene calpestata con arroganza da strutture nate come articolazioni organizzative della democrazia interna.
È dunque con grande tristezza che ci siamo risolti a lasciare il Partito Democratico anche se ci rendiamo conto che ciò non faciliterà il compito di chi ha assunto, tra i propri impegni, anche quello di democratizzare il partito.

Con i migliori auguri di buon lavoro,

Chiassoni Bruno

Francesca Follia

Franca Franchini

Raoul Franchini

Franca Menichetti, coordinatrice

Marcello Merlini

Elena Franchini Moneta

Giuseppe Paletta

Dora Maria (Letizia) Paoli, tesoriere

Simonetta Simoni

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