Sono ufficialmente tre le deposizioni di uova di Caretta Caretta all’Isola d’Elba: la prima nella selvaggia e appartata Galenzana (sempre a campo nell’Elba), la seconda pochi giorni fa nell’affollata e nazional-popolare Lacona (Capoliveri) che conserva però un l’unico consistente sistema dunale dell’Arcipelago Toscano e ora mamma tartaruga ha scelto la spiaggia chic di Fetovaia, incastonata tra il promontorio omonimo e la granitica Costa del sol. Isa Tonso coordinatrice del gruppo di volontari organizzato da Legambiente Arcipelago Toscano che ogni giorno setaccia una decina di spiagge dell’Isola d’Elba alla ricerca di tracce e che accorre ad ogni segnalazione di turisti e residenti, lancia un appello: «Cerchiamo volontari non solo per continuare il pattugliamento mattutino delle spiagge alla ricerca di tracce, ma anche per fare i turni per sorvegliare i nidi di Galenzana, Lacona e Fetovaia al momento delle schiuse che inizieranno ad agosto e finiranno probabilmente a settembre. Chi ha fatto questa esperienza sa che vedere le tartarughine uscire dalla sabbia per raggiungere il mare è qualcosa che non si scorda mai, un’emozione imperdibile. Chi fosse interessato/a a dare una mano alle tartarughine perché possano raggiungere il mare in sicurezza e a partecipare a un’esperienza ambientale e scientifica, può contattarci a legambientearcipelago@gmail.com.
Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana, conclude: «La scoperta del terzo nido a Fetovaia, dove Legambiente in passato ha collaborato con il consorzio Costa del Sole per la salvaguardia degli ultimi gigli di mare e dove ci sono alberghi pluripremiati da Legambiente Turismo per le loro iniziative ambientali ed energetiche, è un’ottima notizia che premia il grande lavoro svolto quotidianamente dalle nostre volontarie e volontari. Che a trovare tracce e nido sia stata Isa, la signora delle tartarughe e il pilastro portante di questa miracolosa attività di volontariato che dura da anni, è la giusta ricompensa per il suo generoso e disinteressato impegno, fatto di alzatacce, complicati incastri per fare calendari settimanali dei volontari, corse per mettere in sicurezza i nidi, costante collegamento col Parco Nazionale e rapporti con le istituzioni e le associazioni con le quali collabora Legambiente. Per questo, per ringraziare Isa di tutto quel che fa, abbiamo deciso di chiamare Marlisa la mamma tartaruga di Fetovaia».
Tartarughe, cercasi volontari/e per le schiuse e il controllo
di Legambiente Arcipelago Toscano
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