La Regione ha mappato le aree demaniali costiere ed interne

"Marras: Colmare le lacune del sistema informativo per attuare riforma concessioni"

Marina di Campo vista dall'aereo

Approvata dalla giunta regionale la mappatura della aree demaniali marittime concedibili per finalità turistico ricreative realizzata dalla Regione Toscana, con i Comuni interessati, anche in considerazione di quanto previsto dai rispettivi Piani di utilizzo degli arenili.

“Ringrazio le trentadue amministrazioni comunali interessate – commenta l’assessore regionale al turismo, Leonardo Marras – per la collaborazione. Uno degli obiettivi della mappatura è colmare le lacune e le imperfezioni riscontrabili nel Sistema Informativo del Demanio per attuare efficacemente la tanto attesa riforma della legislazione statale in materia di affidamento delle concessioni”.

La legge 14/23 ha istituito un “Tavolo tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali” coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che ha il compito di acquisire i dati relativi a tutti i rapporti concessori in essere delle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, per poi definire i criteri “tecnici” per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale che di quello disaggregato a livello regionale, e della rilevanza economica transfrontaliera.

“È evidente – aggiunge l’assessore Marras – che l’attenzione del Governo è tutta spostata a dimostrare la non sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, cioè dell’arenile, visto che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha affermato che “gli Stati membri hanno un certo margine di discrezionalità nella scelta dei criteri applicabili alla valutazione della scarsità delle risorse naturali. Tale margine di discrezionalità può condurli a preferire una valutazione generale e astratta, valida per tutto il territorio nazionale, ma anche, al contrario, a privilegiare un approccio caso per caso, che ponga l’accento sulla situazione esistente nel territorio costiero di un comune o dell’autorità amministrativa competente, o addirittura a combinare tali due approcci”. E il Governo ritiene che tale determinazione può evitare di rimettere a bando i titoli concessori esistenti, aggirando la direttiva Bolkestein”.

Il Tavolo ha pertanto richiesto alle Regioni di ritrasmettere le rilevazioni sulle aree demaniali marittime e di provvedere alla rilevazione sulle aree demaniali lacuali e fluviali.
“Nello spirito di fornire la massima collaborazione – è la conclusione dell’assessore Marras – facciamo ciò che ci viene richiesto: abbiamo completato la mappatura ed invieremo già domani i dati al Tavolo tecnico nazionale. Tuttavia, siamo molto preoccupati per lo scorrere del tempo senza avere certezza del destino del settore e non aver messo mano alla delega al Governo concessa dalla Legge di fine anno scorso è stata una scelta sbagliata e potenzialmente molto rischiosa”.

La rilevazione condotta finora in Toscana ha interessato 32 Comuni costieri su 34, considerato che San Giuliano Terme e Capraia Isola non hanno né concessioni in essere, né aree concedibili.

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