Vele Spiegate 2.0, all’Isola d’Elba il campo di volontariato

Giovani di tutta Italia puliscono spiagge, cercano tartarughe e diventano marinai

Si è conclusa anche la seconda settimana di Vele Spiegate 2.0  alla quale hanno partecipato 7 ragazze/i,  sparpagliati e che non si conoscevano, provenienti da diverse regioni d’Italia e che lasciano l’Elba  come un vero equipaggio di amici con un bagaglio di esperienza e conoscenze in più.

«Belli stanchi ma orgogliosi del lavoro svolto» sottolinea Luca Agujari, responsabile del progetto di Legambiente e Diversamente marinai supportato da  Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Fondazione Acqua dell’Elba e con la sponsorship tecnica di Esaom Cesa, Unicoop Tirreno e TragettiLines.

Infatti, alla fine il bilancio delle attività delle ragazze e dei ragazzi di  Vele Spiegate 2.0  è notevole: 2 spiagge pulite e monitorate attraverso il protocollo di beach litter; 2 spiagge monitorate alla ricerca delle tracce di tartaruga Caretta caretta;  2 iniziative di sensibilizzazione dei bagnanti sul comportamento da tenere se su una spiaggia venissero avvistate tartarughe marine o tracce delle stesse; 2 trekking nei meravigliosi sentieri elbani alla ricerca di criticità ma anche godendo della loro bellezza. E poi… scuola vela, bagni, snorkeling e vita di bordo, comprese cambusa, cucina e pulizie.

E ragazze e ragazzi sono orgogliose/i del lavoro fatto: « Nel corso di questa settimana la nostra ciurma è stata in grado di imparare come salvaguardare le spiagge dell’Elba e monitorare la nidificazione delle tartarughe Caretta caretta, riuscendo ad affrontare ogni situazione con spirito di partecipazione e intraprendenza. Infatti, abbiamo non solo svolto beach littering sulle spiagge di San Giovanni e Mola ma anche  tracciamento della nidificazione delle tartarughe e sensibilizzazione sulle spiagge che potrebbero essere scelte come luogo di deposizione delle uova».

Luca conferma: «Sono stati davvero formidabili, instancabili e attenti: fin da subito uniti. Sotto la guida di Eiasu e Sergio hanno portato a casa grandi risultati»

Uno dei giovani volontari conclude: «Nonostante i molti compiti assegnatici l’equipaggio è riuscito a divertirsi e a creare un legame genuino, rendendo piacevole e scorrevole l’esperienza per tutta la sua durata. All’inizio siamo rimasti sorpresi e preoccupati per le condizioni spartane della vita di mare ma con il tempo siamo riusciti ad abituarci e ad oggi posso affermare che questo campo di volontariato Spacca con due kappa e senza “a”, SPAKK».

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