E luce fu!
In un alone di mistero, nel crepuscolo più lungo dell’anno, il dito di Valentina Anselmi, direttrice di Smart, Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano e madrina dell’evento, ha premuto delicatamente l’interruttore che in un istante ha dato luce all’obelisco di acciaio e vetro Dallas collocato nella “valletta dei vetri” dell’Open Air Museum Italo Bolano, in uno scroscio di applausi dei numerosi presenti.
Coronata da pieno successo quindi l’operazione di assemblaggio dei pezzi, giunti qualche settimana fa dall’Officina L.G.D. di Prato che li custodiva da sei anni, da quel 2017 anno della mostra “Universo Isole” di Bolano alla sala espositiva della Galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno. L’opera, realizzata in onore di Cosimo Primo, fondatore di Cosmopoli, in vista del suo cinquecentenario della nascita del 2019 non poté mai essere portata all’Elba causa la malattia del Maestro ed ora ha trovato una degna collocazione accanto ad altre opere, nel suo Giardino dell’Arte.
Grazie ad un piccolo “manipolo” di volontari, con molta fatica data la sua altezza ( 5 metri dalla base alla cima del Giglio di Firenze che la sovrasta) e il suo peso, oltre un centinaio di chili, la sera prima è stata eretta e ora può essere ammirata da tutti, soprattutto nelle ore crepuscolari che l’accendono di mille colori. Per il prossimo anno è previsto un impianto di illuminazione ad hoc per il quale cerchiamo fin d’ora uno sponsor.
Al momento le opere sono ravvicinate nel punto più idoneo ad apprezzarne la policromia al tramonto ma, ad opera di risistemazione urbanistica realizzata, troveranno la perfetta collocazione sul tetto panoramico del Museo.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Nadia Mazzei, che non ha potuto presenziare all’evento, ha inviato comunque il suo caloroso augurio.
La serata è proseguita con la proiezione di due video realizzati da Giampiero Palmieri nel suo viaggio nella città marocchina di Chefchaouen affascinante cittadina che si adagia su di una piccola valle del nord ovest del Marocco, nell’entroterra di Tangeri, i cui abitanti appartengono alle tribù berbere del Rif, con una minoranza di arabi e di altre etnie che convivono in pace da secoli. Il viaggio, organizzato da Palmieri nell’aprile scorso, è un omaggio al blu di Bolano e costituisce una degna integrazione della bella mostra fotografica allestita nella Galleria del Museo.
Un terzo video ha mostrato altre immagini a colori del Marocco fotografato da Bolano oltre 50 anni fa, oltre ai grandi ritratti in bianco e nero esposti in galleria.
Una chiacchierata tra Giampiero e Alessandra che hanno parlato del blu di Italo e del significato del Viaggio per lui, ha concluso in bellezza questa insolita e suggestiva serata.
Ricordiamo che questa mostra è visitabile negli orari di apertura del Museo e precisamente: fino al 30 giugno tutti i giorni, dalle 15 alle 20 – Dal primo al 6 luglio dal martedì alla domenica ore 10-13 / 16 – 20.
Nelle foto, momenti della serata Palmieri, accensione dell’obelisco dedicato a Cosimo primo e lo stesso al tramonto.