“Velasco è il nuovo campione, viene dall’Isola d’Elba”

La Gazzetta dello Sport consacra la vittoria di Simone, oggi alla svolta della sua carriera

E’ il titolo della Gazzetta dello Sport a consacrare il significato di una vittoria come quella di oggi da parte di Simone Velasco, laureatosi sabato 24 giugno a Comano terme, in Trentino, Campione d’Italia in linea di Ciclismo Professionistico su Strada. Un messaggio di marketing territoriale impagabile per quella che è ormai nell’immaginario degli appassionati di tutto il mondo una vera e propria “Bike Island”, l’isola della bici.

Simone va considerato dagli elbani un vero e proprio ambasciatore di questo sport che per l’isola d’Elba è diventato un tratto distintivo della propria attrazione turistica, grazie soprattutto alla mountain bike che per Simone ha rappresentato – sulle orme di babbo Gabriele – il primo amore su due ruote.

Per lui, la vittoria di oggi invece ha il sapore della svolta, in una carriera importante ma da un pò di tempo in attesa di quel “coup de theatre” capace di trasformare l’argento in oro. Dopo il sontuoso Tour de France del 2022, corso da Simone Velasco nelle file dell’Astana Qazaqstan, e concluso al 30.mo posto assoluto e primo dgli italiani, nel 2023 il corridore elbano sapeva di giocarsi molto: era cominciata bene, con una vittoria di tappa alla Vuelta Valenciana nello scorso febbraio. Anche il Giro d’Italia, corso quest’anno per la prima volta, prometteva bene con ottime performance nella prima settimana, per poi vederlo costretto a  rincorrere una condizione di forma minata da cadute e acciacchi di salute dovuti al maltempo.

“Faccio il Giro di Svizzera e poi punto agli Italiani”, ci aveva detto a fine Giro: evidentemente qualcosa in mente ce l’aveva già. Che la gamba ci fosse lo aveva dimostrato giovedì scorso con il quarto posto nella prova tricolore a cronometro vinta da Ganna. Oggi il capolavoro, di intelligenza e di tattica, con un finale esplosivo che a molti nostalgici ha ricordato il miglior Saronni.

Ora, dopo questa settimana tricolore trentina che lo ha messo definitivamente in luce come corridore completo, la maglia tricolore che porterà sulle spalle non potrà essere ignorata nè dalla Nazionale in ottica mondiale nè dall’intero movimento ciclistico italiano, in attesa di rilanciare figure importanti in campo internazionale  pur se nell’ombra di giganti come Pogacar, Evenepoel, Vingegaard, Roglic, Van der Poel e Van Aert.

Intanto la sua isola d’Elba lo aspetta, per festeggiare la sua maglia tricolore come si conviene. Un percorso che sembra tracciato da una mano esperta, quello dei quattro tricolori elbani sulle due ruote: dalla prima maglia di Alessia Bulleri camòpionessa italiana juniores di mountain bike nel 2010, a quella negli esordienti mtb di Giulio Galli nel 2012, per proseguire con Giorgio Coli tricolore juniores nell’Xc eliminator nel 2019.  La maglia di Simone Velasco arriva al momento giusto, per lui e per la sua gente. E ora è il momento di fare festa, perchè questa è la vittoria più importante.

                                                                                                                                                                           Fabio CECCHI

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