Varato il “ponte tecnologico” che riduce i trasferimenti

Effettuato il primo teleconsulto cardiologico fra gli ospedali dell'Elba e Piombino

È stato effettuato nei giorni scorsi il primo teleconsulto cardiologico da parte dei medici della Cardiologia Piombino-Elba in servizio al Villamarina su un paziente ricoverato nel reparto di Medicina Alta Intensità dell’ospedale di Portoferraio. “Si tratta dell’apertura di un vero e proprio “ponte tecnologico” – spiega Lara Frediani, direttrice della struttura complessa di Cardiologia Piombino-Elba – che abbatte le distanze tra Isola e terraferma, riducendo praticamente a zero i tempi di attesa per quei consulti che prima comportavano la necessità di trasferire il paziente. Questo traguardo è il risultato del lavoro di strettissima e fattiva collaborazione multidisciplinare realizzato insieme ai colleghi elbani Riccardo Cecchetti e Angelo Testa primari rispettivamente della Medicina e del Pronto Soccorso. Abbiamo iniziato a lavorare, con il totale sostegno della direzione aziendale, fin dal mio arrivo a Piombino avvenuto circa 12 mesi fa, a questo importante sviluppo tecnologico che consente da subito al paziente ricoverato nei reparti di Medicina Alta Intensità o nel Pronto Soccorso del presidio ospedaliero elbano, di ricevere rapidamente un inquadramento cardiologico più accurato ed agevolare la presa in carico da parte del nostro reparto. Permette, in particolare, di visualizzare su richiesta, in tempo reale tutti i parametri vitali presenti sul monitor collegato al paziente: la frequenza cardiaca, la pressione, la saturazione di ossigeno, gli atti del respiro. Ma l’aspetto innovativo sta nella possibilità di condividere in tempo reale la traccia elettrocardiografia, quindi l’elettrocardiogramma del paziente ed analizzare tutti gli allarmi registrati dal sistema come se il cardiologo avesse quel paziente ricoverato nella propria sede Utic, consentendo una valutazione clinica molto accurata anche a distanza. Come funziona. Il salto tecnologico e conseguentemente clinico è stato reso possibile, dopo mesi di lavoro, grazie all’integrazione della postazione di ripetizione che si trova nella Cardiologia di Piombino con le centrali di monitoraggio installate nei reparti elbani di Medicina Alta Intensità e Pronto Soccorso/Osservazione Breve. In particolare la Medicina Alta Intensità di Portoferraio è stata così dotata di una nuova centrale di monitoraggio e quattro nuovi monitor multiparametrici che hanno permesso un completo ammodernamento del sistema di monitoraggio. Le attività si sono positivamente concluse grazie alla collaborazione tra Tecnologie Sanitarie e Tecnologie Informatiche di Estar in sinergia con Area Tecnica Aziendale e naturalmente i professionisti dei tre reparti coinvolti.

“Questo percorso di implementazione tecnologica – continua Frediani – ci ha permesso anche di lavorare con i colleghi Cecchetti e Testa su protocolli procedurali che definiscano tempi e modalità di presa in carico del paziente in base alla patologia cardiaca che ha causato il ricovero.Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la disponibilità e il supporto di molte persone. Tra queste oltre alla direttrice generale, dottoressa Maria Letizia Casani, che ci ha sostenuto e spronato in questo percorso, tengo a fare un ringraziamento particolare al dottor Michele Casalis, direttore UOC Anestesia e Rianimazione di Piombino, che ci ha sempre garantito la massima collaborazione ed un sostanziale supporto per favorire la sicurezza del trasferimento dei pazienti elbani. In passato tali trasferimenti, anche quando non si trattava di patologie tempo-dipendenti, erano possibili soltanto grazie all’intervento dell’elisoccorso. Grazie a questa preziosa collaborazione con il dottor Casalis, abbiamo potuto velocizzare i tempi di trasferimento ed accrescere le opportunità di spostamento anche con ambulanze attrezzate. Analogo ringraziamento deve essere rivolto alla Centrale Operativa 118 Livorno-Pisa ed alle associazioni di emergenza territoriale, che ci aiutano e supportano in questa complessa riorganizzazione che ha permesso di accelerare ed ottimizzare la presa in carico dei pazienti elbani affetti da patologie cardiovascolari. Infine voglio citare anche l’ingegnere Ilaria Cappelloni delle Tecnologie sanitarie ci ha dato un supporto straordinario per la realizzazione e messa a punto del sistema”.

“L’attivazione di nuovi servizi e il rafforzamento di quelli già esistenti – dice il direttore generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani – conferma la volontà espressa più riprese da parte della direzione di investire in tutti gli ospedali e in particolare su quelli in condizioni anche geografiche particolari come quello di Portoferraio. La Sanità Pubblica è per sua natura universale, per questo anche chi vive in contesti che presentino aspetti di complessità geografica, è giusto che abbia la possibilità di avere servizi e professionisti a sua disposizione. Ogni zona costituisce uno snodo fondamentale della rete assistenziale pensata per le esigenze sanitarie cittadini e merita la nostra attenzione oltre che un adeguato impegno di risorse economiche e professionali. Ma il vero ringraziamento va ai nostri professionisti che mettendo le loro a capacità a disposizione costituiscono la vera forza dell’Azienda e del sistema sanitario in generale”.

Nelle foto la dottoressa Lara Frediani con una parte del suo team e i primari Cecchetti (Medicina) e Testa (Pronto Soccorso).

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