Ancora una vita salvata grazie ad un intervento tempestivo, ancora una volta a Capoliveri. Erano da poco passate le 17,30 quando è arrivata dalla centralissima via Mellini la chiamata al numero unico per le emergenze. In un appartamento al primo piano, un uomo di 56 anni, di nazionalità albanese, era caduto a terra in bagno e si trovava apparentemente in arresto cardiaco. Scattavano immediatamente i soccorsi, con una ambulanza della Pubblica Assistenza di Capoliveri che giungeva molto tempestivamente sul posto, grazie anche all’aiuto della Polizia Municipale che disciplinava il traffico del centro storico in questo affollatissimo pomeriggio di giugno.
I primi soccorsi però sembravano inutili, perchè l’uomo non dava segni di ripresa. L’elisoccorso Pegaso, partito dalla base di Grosseto, ad un certo punto sembrava dovesse essere dirottato, nonostante i tentativi di rianimazione degli operatori sanitari dell’ambulanza. Arrivava poco dopo anche l’automedica del 118, che si univa ai soccorritori già sul posto. Il primo tentativo col defibrillatore non dava esito. Poco dopo un secondo tentativo sembrava rianimare lo sfortunato 56enne. Veniva richiamato quindi l’elicottero del 118, che – non ritenendo prudente atterrare sull’erba sintetica del campo sportivo capoliverese – in un primo momento sembrava voler verricellare a terra in pieno centro storico i suoi soccorritori, ma poi decideva di atterrare al parcheggio della Boa – come lo chiamano i capoliveresi – in Viale Australia. Nel frattempo le operazioni di ripresa erano febbrilmente riprese, e si decideva di trasportare l’uomo all’elisoccorso. Poco dopo le 18,30 l’elicottero Pegaso 2 partiva alle volte dell’ospedale Le Scotte di Siena, dove l’uomo giungeva ancora in vita.
Al momento di andare on line non sono note le condizioni del 56enne albanese.
La notizia è in aggiornamento