Viaggio nel blu, con Bolano e Palmieri all’Open Air Museum

di Fondazione Italo Bolano

E’ stata inaugurata con grande successo di pubblico la doppia mostra di fotografie storiche realizzate da Italo Bolano 50 anni fa in Marocco e che riposavano in una “capsula del tempo” riaperta da Giampiero Palmieri che le ha affiancate a scorci e a particolari immortalati nel blu di Chefchaouen, città misteriosa nel nord del Marocco dove si è recentemente recato apposta.

Giovedì 22, alle ore 21 Palmieri presenterà gli splendidi filmati che ha realizzato in questa misteriosa e affascinante cittadina che si adagia su di una piccola valle del nord ovest del Marocco, nell’entroterra di Tangeri, i cui abitanti appartengono alle tribù berbere del Rif, con una minoranza di arabi e di altre etnie.

Chefchaouen fu fondata nel 1471 da Moulay Ali Ben Rachid, che decise di costruire una città fortificata per difendere e proteggere la regione dagli spagnoli e dai portoghesi e si espanse con l’arrivo dei profughi musulmani ed ebrei partiti da Granada nel 1494, che qui hanno convissuto pacificamente per secoli.

Respireremo quindi aria di mistero tra le figure ieratiche in bianco e nero di Italo e il blu di Palmieri, che ha scelto questa meta proprio come omaggio a Bolano, Maestro del blu.

E sul significato del blu ci parlerà Palmieri in una analisi di questo colore che ha caratterizzato da secoli la pittura di molti artisti.

Una serata quindi che si preannuncia ricca di emozioni e di riflessioni sulla natura e sull’arte che invitiamo vivamente a non perdere.

Ci sarà anche una sorpresa: nell’area del Giardino dedicata alle opere in acciaio e vetro dallas di Bolano, verrà inaugurata l’ultima opera di questo tipo realizzata dal Maestro nel 2017 in onore di Cosimo Primo ed esposta solo una volta a Firenze, in occasione della sua mostra Universo Isole alla galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno. Un “totem” di acciaio e vetro dallas alto 5 metri nel quale sono riprodotte le sembianze di Cosimo e lo stemma mediceo, il tutto sormontato dal giglio di Firenze. Da sei anni l’opera “riposava” nei magazzini dell’officina L.G.D. di Prato dove fu realizzata; doveva essere esposta a Portoferraio in occasione del cinquecentenario della nascita del fondatore di Cosmopoli ma Italo non vi poté partecipare a causa della sua malattia. La Fondazione ha quindi deciso di riportarlo alla luce e da giovedì sera si potrà ammirare nel Giardino dell’Arte.

Doppio motivo quindi per partecipare ad una serata speciale all’Open air Museum di San Martino, alle ore 21.

La mostra Bolano-Palmieri sarà visitabile fino al 6 luglio, negli orari di apertura del Museo: fino al 30 giugno tutti i giorni, ore 15-20; dall’1 luglio da martedì a domenica ore 10-13 / 16-20.

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