Giordano, Lamarque e Mondadori vincitori del Brignetti

Il superpremio verrà assegnato il 9 settembre durante la serata finale a Portoferraio

Paolo Giordano con Tasmania (Einaudi), Vivian Lamarque con L’amore da vecchia (Mondadori) e Sebastiano Mondadori con Verità di famiglia (La Nave di Teseo) sono i vincitori del Premio letterario Elba Brignetti, giunto alla 51° edizione. Lo annuncia la giuria presieduta da Ernesto Ferrero, in cui da quest’anno sono entrati anche Giuseppe Lupo e Gino Ruozzi e di cui fanno parte Mario Baudino, Marino Biondi, Giulia Brandani, Luciano Gelli, Andrea Monda, Massimo Onofri, Silvia Ronchey. La nuova formula del riconoscimento elbano prevede che i tre vincitori si contendano il superpremio finale, che verrà assegnato a Portoferraio la sera del sabato 9 settembre, a seguito del voto espresso della giuria tecnica e di quella popolare.
“Si tratta di opere che rappresentano generi diversi, con cui il premio vuole sottolineare un modo unitario di fare cultura, superando gli steccati tradizionali”, ha dichiarato Ferrero. Tra romanzo, saggio e reportage, Tasmania di Paolo Giordano affronta di petto i grandi temi della nostra epoca “pre-traumatica”, in cui le ansie legate ai cambiamenti climatici, al terrorismo, al precariato, e alle mutazioni antropologiche introdotte dalla globalizzazione, ma anche alla memoria di Hiroshima, si mescolano alle irrequietezze esistenziali e alle difficoltà dei rapporti personali.
Con L’amore da vecchia Vivian Lamarque, una delle voci più amate della nostra poesia, esprime al meglio la sua particolare cifra stilistica, fatta di uno humour lieve, sorridente e malinconico, che si interroga sul “fascino discreto degli amori non corrisposti”, sugli amori inventati, sui riti della vita cittadina, su viaggi e memorie dello spazio/tempo autobiografico. Il suo inconfondibile tono colloquiale crea immediatamente un rapporto di complicità con il lettore.
Una “grande storia d’amore senza lieto fine” è quella che in Verità di famiglia racconta Sebastiano Mondadori, facendosi biografo del nonno Alberto, protagonista di una intensa stagione culturale, all’ombra del conflitto insanabile con il padre Arnoldo, fondatore della dinastia. Uomo di molti talenti, Alberto è l’uomo della dismisura, affamato d’assoluto e di grandezza, con una istrionica capacità di relazione: un personaggio potentemente romanzesco, sullo sfondo di una tormentata saga familiare.
Roberto Marini, presidente del Comitato promotore, ha espresso la sua soddisfazione perché il premio sta cercando di rinnovarsi, dopo la grave perdita di Alberto Brandani, sua anima per molti decenni, attraverso la novità della formula e la qualità delle opere prescelte, significativa espressione della vivacità della stagione culturale. Il Premio ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali.

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