“In cinofila negli ultimi anni l’approccio al rapporto con il cane, all’educazione e alla riabilitazione ha subito una evoluzione. Oggi, vengono utilizzati vari termini per indicare gli approcci “moderni” ed aggiornati alla relazione cane-persona. Al di là dei termini usati, ciò che li accomuna è il considerare l’animale come portatore di cognizione, di capacità di problem solving, di competenze relazionali, di motivazioni ed emozioni.
Applicare un approccio moderno, significa cercare di capire cosa c’è dietro al comportamento manifestato, sia che sia “normale”, sia che appaia fuori dalla norma. Motivazioni, emozioni, relazioni, visione del mondo da parte del soggetto vengono valutate e tenute in considerazione.
Quindi, il benessere psico-fisico e relazionale sono il punto di partenza.
Ci sono però casi di patologie comportamentali, in cui è necessario andare ancora più in profondità nell’analisi del soggetto e delle relazioni. Questo permette di comprendere o comunque di fare ipotesi relativamente all’origine e alle caratteristiche del disagio dell’animale.
Qui entra in gioco dunque il Medico Veterinario comportamentalista, il quale emette una diagnosi di patologia del comportamento e prescrive un percorso terapeutico, che verrà effettuato in collaborazione con un Istruttore cinofilo con competenze in riabilitazione.
Ecco perché è fondamentale la riabilitazione comportamentale per un cane con patologie del comportamento:
Ci aiuta a comprendere le emozioni dell’animale e aiutarlo a gestirle. Ciò non si ottiene attraverso l’inibizione o i comandi, i quali non verrebbero recepiti, ed anzi, sovraccaricherebbero la mente del soggetto.
La via da percorrere è quella del supporto relazionale, dell’appagamento dei bisogni dell’animale. Importante è anche aiutare il cane a prendere fiducia in se stesso.
Scardinare un apprendimento può essere molto difficile, forse più difficile che modificare uno stato emotivo. Ma è possibile farlo, mostrando all’animale le alternative possibili e guidandolo ad uscire da schemi mentali troppo rigidi attraverso attività strutturate e costruttive.
E’ evidente quindi che il lavoro dell’Educatore cinofilo, quello dell’Istruttore cinofilo e quello del Medico Veterinario comportamentalista sono tutt’altro che scontati e facili. Servono tanto studio, aggiornamento e tanta pratica.
I professionisti non hanno a che fare solo con la parte animale della famiglia, ma anche con le persone che si occupano dell’animale, per guidarle a “mettersi dal punto di vista del cane”.
Ci teniamo a ringraziare ed accogliere con piacere Luca Calderisi, Medico Veterinario Comportamentalista che da oggi collabora con il team Let’s Dog, dando così modo alla nostra scuola di educazione cinofila, di avere una figura professionale aggiornata e qualificata disponibile a raggiungerci sul territorio in caso di necessità.”