ESA: “Gli elbani non fanno bene la raccolta differenziata”

L'allarme del gestore: riscontrato un peggioramento nelle abitudini degli utenti

“Desideriamo segnalare a tutte le utenze, domestiche e non domestiche, dell’Isola d’Elba, che con l’avvio della stagione estiva si è riscontrato un rapido peggioramento della qualità dei rifiuti differenziati raccolti”. La segnalazione è di ESA, il gestore del ciclo dei rifiuti, e suona un pò come un campanello d’allarme sulle abitudini degli elbani, che sarebbero divenute un pò troppo frettolose e meno attente alla differenziazione dei rifiuti.

“Si ricorda che a fare la differenza – vale la pena letteralmente puntualizzarlo – è la qualità di ciò che si conferisce, sia in termini di pulizia del rifiuto, che in termini di corrispondenza con ciò che può essere davvero conferito in una certa frazione.

Il danno maggiore che si possa fare al territorio, certamente economico ma anche di immagine – dice ancora ESA –  è rovinare la qualità della raccolta differenziata o peggio ancora, conferire un rifiuto differenziabile all’interno della frazione non differenziabile.

Per questo vogliamo ricordare qui alcune delle regole principali.
Ad esempio, nella frazione “PLASTICA E METALLO” è possibile conferire SOLO ed ESCLUSIVAMENTE IMBALLAGGI e CONTENITORI. I rifiuti devono essere SVUOTATI del loro contenuto residuo e inseriti all’interno del sacco giallo fornito gratuitamente da Esa.
Tubi in plastica, giocattoli rotti, bacinelle spaccate, materassini da mare, sono solo alcuni esempi di rifiuti che NON VANNO conferiti nella frazione “PLASTICA E METALLO”, sono quindi assolutamente esclusi dalla raccolta differenziata della plastica ma devono essere conferiti nella frazione NON  DIFFERENZIABILE.
Non vanno conferiti neanche rifiuti voluminosi come stendini, sedie o tavolini ma vanno portati al Centro di Raccolta presente nel proprio Comune.

Chi conferisce in modo sbagliato, non commette soltanto un errore ma crea un grave danno alla collettività perché la presenza di tale materiale non conforme all’interno dei sacchi o bidoni, fa sì che, anziché ricevere contributi, vengano disposte gravi sanzioni, con il risultato di causare aggravi economici per tutto il “sistema Isola d’Elba”.

Si richiede quindi a tutte le utenze di aiutarci a gestire il conferimento di rifiuti per poter riciclare in modo corretto.

A tale scopo, ricordiamo che il conferimento errato o non conforme è segnalato dagli operatori durante il passaggio del servizio di ritiro porta a porta tramite l’apposizione di un’etichetta di NON CONFORMITA’. In tal caso l’utente è tenuto a riprendere il sacco conferito ed eliminare i rifiuti non conformi.

Il perdurare di conferimenti errati comporta la comunicazione alle autorità competenti affinché possano intervenire con i provvedimenti previsti e applichino i controlli e le sanzioni previste dal Regolamento Comunale.

Tutti coloro che non prestano attenzione alla raccolta differenziata, o peggio, non intendono farla  – conclude ESA – creano un grave danno anche a chi ogni giorno si impegna ad effettuare conferimenti corretti: non è più possibile far finta di niente”.

3 risposte a “ESA: “Gli elbani non fanno bene la raccolta differenziata”

  1. LUCIA MAGNELLI Rispondi

    Vengo all’isola d’Elba da piú di 20 anni prendendo in affitto sempre la stessa abitazione. Negli anni ho vissuto tutti gli sviluppi della raccolta rifiuti dalla parte del turista e quest’anno ho notato un peggioramento notevole. Tralasciando tutte le difficoltà che affronta chi si trova a dover smaltire rifiuti prodotti in un periodo breve secondo uno scadenzario a ciclo lungo, vorrei segnalare alcune nuove difficoltà per chi vuole preservare questa bella isola dal degrado: per quanto riguarda i calendari, se non forniti dall’affittuario, si cercano online: ebbene, almeno per la mia zona ve ne sono presenti più versioni, alcune scadute, che generano non poca confusione. Si potrebbe venire incontro ai turisti mettendo una versione chiaramente dedicata ai mesi estivi rimuovendo le versioni non piú vigenti?
    Problema cinghiali: sacchi e contenitori vengono regolarmente rotti e ispezionati e ciò che fuoriesce viene lasciato dove si trova dal servizio di raccolta. I rifiuti di plastica e carta prodotti da 5 diverse villette volano ovunque per giorni e giorni. Non mi aspetto che gli operatori “ecologici” provvedano, visto che la strada oramai assomiglia a una discarica da giorni, ma mi aspetterei che, dopo che la sottoscritta li ha raccolti e posizionati sempre nel solito posto e il giorno giusto, ma sul muretto per non farli nuovamente smembrare, i suddetti operatori non me li facessero ritrovare ancora lì.
    Non parliamo dell’oasi ecologica, perché chiunque ci ha avuto a che fare sa: chiude a mezzogiorno, si entra uno alla volta, e il nervosismo si taglia col coltello.
    Ultima chicca. Pranzo a sacco sulla spiaggia, i cassonetti per la differenziata non ci sono piú. ” Erano troppo pieni, li abbiamo fatti togliere per sensibilizzare il turista a portarseli a casa” ci dice il gestore del chioschetto. Mentre metto il sacchetto in macchina, dentro di me penso “ma con tutti i soldi che vi lasciamo nel periodo estivo, farli svuotare una volta in piú no?”
    Ovviamente il ciglio della strada é pieno di sacchetti.

    23 Agosto 2024 alle 9:06

  2. Domenico Bigordi Rispondi

    Il problema della differenziata, (mancata differenziazione), è e sarà sempre, colpa delle attività… Nella fattispecie, aumentando il lavoro estivo, aumentano i miscugli di spazzatura, (x fare prima), e purtroppo, pesandola con i comuni cittadini, le spese, le subiamo tutti…

    13 Giugno 2023 alle 21:30

  3. Amedeo Anselmi Rispondi

    Gli elbani……omissis, non sono d’ accordo su questa discriminazione che accusa in modo palese ” gli elbani” inteso come nativi, quindi chiederei di indicare ” cittadini che effettuano la raccolta differenziata all’ isola d’ Elba” , in modo da includere tutti quelli che all’ Elba producono rifiuti, turisti, lavoratori, possessori di casa e residenti. Chiederei anche di indicare i comuni o addirittura le località meno virtuose, al fine di creare una sorta di esame ambientale che ognuno dovrebbe porsi, in tal modo magari si potrebbe innescare una sorta di ” gara” a chi fa’ meglio la raccolta e non plus ultra, magari con un premio finale sulla tassa.

    9 Giugno 2023 alle 11:18

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