L’8 giugno 1849, è la data del terzo dei quattro manoscritti di grande interesse storico, che Giuseppe Battaglini presenta in maniera integrata, relativo a Raffaello Foresi. Il manoscritto in questione fa parte dei documenti di famiglia della collezione del figlio Mario (1849-1932), donata al comune di Portoferraio.
(Tratto dal libro “L’Elba s’è desta”).
L’8 giugno 1849, Raffaello e Cesare Foresi furono avvertiti da persona ben informata, nel modo il più positivo e incalzante, di abbandonare l’Isola d’Elba, essendoché dal Governo centrale erano state fatte reiterate istanze alle autorità di Portoferraio perché si eseguisse l’arresto di alcuni isolani sospetti o aggiudicati di delitti politici. Nello stesso giorno anche Ulisse Foresi, che si trovava a Lacona, fu avvertito da un messo affinché si partisse senza tardare un istante per Portoferraio.
(Tratto dal libro “L’Elba s’è desta”).
L’8 giugno 1846, il nipote di Napoleone Bonaparte torna di nuovo a Portoferraio. I rapporti dell’epoca dicono che “questa gita del giovane Bonaparte all’Elba ha avuto per oggetto la sistemazione dell’amministrazione della tenuta di San Martino”. Il nipote di Napoleone era già stato in precedenza all’Elba insieme al grande scrittore Alessandro Dumas.
(Tratto da “Lo Scoglio” n. 111).
L’8 giugno 1873, è la data del decreto con il quale la Comunità di Longone è autorizzata ad assumere il nome di Portolongone.
(Tratto dal libro “Porto Azzurro nascita vita e vicende”di Valdo Vadi).
L’8 giugno 1935, le signore degli ufficiali del 88° Reggimento Fanteria di stanza, a Portoferraio, offrono solennemente la bandiera nazionale al R. Ginnasio Liceo Raffaello Foresi.