Si sono svolte a Marciana Marina le celebrazioni in occasione del 25 aprile Festa della Liberazione. Il Sindaco e le autorità civili, militari e religiose hanno deposto corone d’alloro innanzi al Monumento ai caduti della Vittoria e al monumento ai Caduti del Mare, benedette dal Parroco Don Arcadio Paciorku e hanno reso omaggio con un momento di raccoglimento davanti al monumento che Marciana Marina ha dedicato nel 1924 alla memoria di Giacomo Matteotti, simbolo della lotta per la difesa dei diritti inalienabili dell’uomo.
Queste le parole del Sindaco di Marciana Marina, Gabriella Allori nella giornata della Liberazione.
“Carissimi,
a nome dell’Amministrazione Comunale, a voi presenti, alle autorità civili, militari e religiose va il mio personale ringraziamento per essere qui in questa piazza dinanzi al Monumento ai nostri Caduti per la consueta celebrazione del 25 Aprile, festa della liberazione dal Nazifascismo.
Siamo qui a ricordare e rendere onore a tutti coloro che hanno vissuto le pagine più tristi e drammatiche della nostra storia, ma nonostante tutto hanno avuto il coraggio civile di lottare per donarci la liberta’ principio fondamentale della nostra democrazia. A distanza di 78 anni dalla liberazione sentiamo sempre viva la necessità di celebrare questa ricorrenza e siamo uniti fortemente da un sentimento di riconoscenza verso coloro che, a rischio della propria vita, hanno scelto di stare dalla parte della liberta’e della giustizia, contribuendo alla rinascita democratica della nostra Nazione, un bene prezioso del quale noi oggi possiamo godere grazie all’impegno di tutte quelle persone che si sono sacrificate per un obiettivo altissimo: lasciare alle generazioni future un mondo migliore.
Non vi nascondo le mie perplessità sulle recenti polemiche del mondo politico circa l’appartenenza di questa celebrazione e mi sembra ridicolo definire il 25 Aprile una festa di sinistra o di destra; è la festa di tutti gli Italiani perche’ al tempo tutti si sono impegnati: partigiani, cattolici, ebrei, carabinieri, militari, uomini e donne animati da un grande coraggio. E’ la festa di tutti coloro che si riconoscono nella conquista di questi valori che oggi ci sembrano scontati ma al tempo non lo erano assolutamente; valori che tutti quanti siamo civilmente chiamati a difendere. In questo preciso momento abbiamo non lontano da noi un conflitto in atto, che ci dimostra quotidianamente l’orrore, la distruzione e la barbarie frutto della prevaricazione di un popolo su un altro.
Voglio ricordare le parole pronunciate da Einaudi nel 1948 nel giorno del suo insediamento come Presidente della Repubblica definendo in Parlamento due dei principi cardine della Costituzione Italiana, liberta’ e uguaglianza: “conservare della struttura sociale presente tutto cio’ e soltanto cio’ che è garanzia della liberta’ della persona contro l’onnipotenza dello stato e la prepotenza privata e garantire a tutti, qualunque siano i casi fortuiti della nascita, la maggiore uguaglianza possibile.”
Non diamo quindi per scontati i diritti di cui godiamo oggi conquistati e difesi con un enorme spargimento di sangue. Dobbiamo continuare a difenderli ed esercitarli insieme ai doveri e ognuno di noi si deve impegnare ad interpretarli giorno dopo giorno; sicuramente questo è l’omaggio piu’ tangibile verso coloro che siamo a ricordare con questa celebrazione.
Viva il 25 Aprile, viva la libertà, viva l’Italia.
E.M.
caro “ex Kompagno”, credo si riferisca alle parole di La Russa, non faccia Lei polemiche inutili e apra un giornale. Piuttosto, c’è una inesattezza non di poco conto sul 1924, in realtà anno dell’omicidio Matteotti, mentre il monumento dedicato dal Paese alla memoria del deputato socialista è ovviamente posteriore alla caduta del Regime e anche seguente la Liberazione: precisamente maggio 1946. Non vorrei che qualche giovane studente in vista della maturità pensi che in Italia nel 1924 vi fossero le libertà politiche per commemorare gli antifascisti, ormai perseguitati e costretti ad emigrare.
26 Aprile 2023 alle 12:48
ex kompagno
le polemiche sul 25 aprile esistono dai tempi di Almirante. Io non vi nascondo di essere perplesso da decenni, mi chiedo come mai la Sindaca le metta in risalto oggi, in questo 2023. Ma capisco anche che le amministrazioni di sinistra, con al Governo i pericolosi “fassisti” moderni debbano sempre alimentare queste solite polemiche ormai venute a noia. Schlein Docet.
26 Aprile 2023 alle 11:20